Milano, San Siro e il futuro dello stadio Meazza: il sindaco accelera, 2025 anno cruciale
Beppe Sala: «Serve un piano economico entro marzo, altrimenti sarà impossibile completare il progetto nel mio mandato»

20 dicembre 2024
Il futuro dello stadio Meazza e dell’area di San Siro è a un bivio cruciale. Lo ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il tradizionale scambio di auguri con la stampa nella Sala dell’Orologio a Palazzo Marino. «Se non sciogliamo le tempistiche entro le vacanze estive, non ci riusciremo durante il mio mandato. Per questo sto imprimendo una buona velocità ai rapporti tra i nostri uffici e le squadre», ha spiegato Sala in riferimento al progetto di Milan e Inter. Il sindaco ha sottolineato l'importanza di ricevere entro febbraio o marzo un nuovo piano economico, finanziario e tecnico da parte delle due squadre. Tale piano dovrà affrontare non solo le questioni relative al nuovo stadio, ma anche la complessità della gestione dell’area circostante, inclusi parcheggi, mobilità, vincoli e condizioni del terreno. «Questa è la parte più complessa del progetto e richiede un dialogo tecnico approfondito», ha detto Sala, chiarendo che le discussioni non riguardano la cifra fissata dall’Agenzia delle Entrate, ma aspetti urbanistici e logistici. Interrogato sul possibile vincolo storico che potrebbe scattare per San Siro nell’ottobre 2025, il sindaco ha dichiarato che quest’anno deve rappresentare il punto di svolta: «se non riusciamo a farlo adesso, non credo ci riusciremo più. Abbiamo lavorato con intensità e sono un po’ più positivo rispetto ai mesi scorsi. Ma tutto dipende dal rispetto delle scadenze, e dobbiamo avere un piano chiaro entro febbraio-marzo». Nonostante il dialogo diretto con Milan e Inter sia fermo da qualche tempo, il direttore generale del Comune, Christian Malangone, mantiene un rapporto continuo per approfondire le tematiche dell’area circostante. Sala ha ribadito che l’obiettivo è valorizzare San Siro non solo come stadio, ma come parte integrante della città. «Non si tratta solo di discutere del quantum valutato dall’Agenzia delle Entrate, ma di sviluppare un progetto complesso che abbia una visione chiara». Insomma, la partita per il futuro di San Siro è ancora aperta, ma il tempo stringe.
20 dicembre 2024