Procedono spediti i lavori per l'Arena Santa Giulia: il nuovo cuore pulsante di Milano

Il palazzetto multifunzionale e innovativo che trasforma il volto della città e rilancia l’economia del Sud-Est milanese

Un progetto ambizioso per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Tra le infrastrutture più attese in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 spicca l’Arena Milano Santa Giulia, in costruzione su un’area di circa 48.000 metri quadrati nel quadrante sud-est di Milano, tra via Bonfadini e via del Futurismo. All’interno di un comparto urbano più ampio, che si estende su 600.000 metri quadrati, il nuovo palazzetto sarà tra i più moderni d’Italia e d’Europa. I lavori, partiti in superficie tra febbraio e marzo 2024, proseguono senza sosta: fino a 400 operai sono impegnati ogni giorno su turni anche notturni per consegnare l’opera entro ottobre 2025, in tempo per i collaudi e l’allestimento finale in vista della consegna alla Fondazione Milano-Cortina.
Il rendering della nuova Arena Santa Giulia

Il rendering della nuova Arena Santa Giulia

Un’arena flessibile e tecnologica

Progettata dall’architetto britannico David Chipperfield insieme alla società internazionale di ingegneria Arup, su incarico del colosso tedesco CTS Eventim, l’Arena potrà ospitare fino a 16.000 persone. Non solo hockey su ghiaccio, quindi: la struttura sarà perfettamente attrezzata anche per eventi sportivi internazionali come il tennis e la pallavolo, ma anche per concerti e spettacoli dal vivo. La vera novità è l’estrema flessibilità dell’impianto, pensato per adattarsi a diverse configurazioni di pubblico grazie a un sistema di sedute asimmetrico. Come ha spiegato Gianmichele Melis, Europe Property Leader di Arup, «l’Arena è stata pensata per la 'legacy' dei Giochi Olimpici, ovvero la destinazione d’uso futura, caratterizzata da un’estrema flessibilità. Sarà un’Arena molto moderna e tecnologica».
Il rendering della nuova Arena Santa Giulia

Il rendering della nuova Arena Santa Giulia

Un simbolo di sostenibilità

L’Arena Santa Giulia sarà anche uno dei principali edifici produttori di energia rinnovabile della città. Il tetto sarà interamente ricoperto da pannelli fotovoltaici in grado di generare fino a 1 MW di potenza, contribuendo in modo concreto alla transizione ecologica di Milano. A supporto della mobilità sostenibile, il progetto prevede un parcheggio interrato e una grande piazza esterna di oltre 10.000 metri quadrati, pensata per ospitare festival estivi, manifestazioni e grandi eventi all’aperto.
Il rendering della nuova Arena Santa Giulia

Il rendering della nuova Arena Santa Giulia

Un’opportunità di sviluppo per tutto il Sud Est milanese

Oltre al suo valore simbolico e funzionale, l’Arena Santa Giulia promette di essere un volano per l’economia dell’intera area metropolitana. L’indotto generato da eventi internazionali e concerti attirerà decine di migliaia di visitatori ogni anno, con ricadute positive su ristorazione, ospitalità, trasporti e commercio. A beneficiarne non sarà solo il quartiere Santa Giulia, già interessato da una profonda rigenerazione urbana, ma anche le vicine Rogoredo, San Donato Milanese e Peschiera Borromeo.

L’arrivo di nuovi flussi turistici, spettatori e addetti ai lavori aprirà nuove opportunità per le imprese locali e per il tessuto economico del territorio, incentivando investimenti privati e la nascita di nuove attività commerciali. La prossimità con importanti snodi ferroviari e autostradali, oltre alla futura accessibilità potenziata dai lavori pubblici in corso, farà del Sud Est milanese una delle aree più dinamiche della metropoli.


Il rendfering dell'interno dell'Arena Santa Giulia

Il rendfering dell'interno dell'Arena Santa Giulia

Un’eredità che guarda al futuro

Conclusi i Giochi, l’Arena continuerà a vivere grazie a una programmazione ricca di appuntamenti sportivi, culturali e di intrattenimento. La sua versatilità la renderà un punto di riferimento per la vita pubblica cittadina, offrendo un’alternativa ai grandi impianti esistenti come il Forum di Assago. La struttura si candida così a diventare un simbolo della Milano del futuro: inclusiva, sostenibile, internazionale e connessa al territorio.