Peschiera, il successo a "Uomini e Donne" di Antonio Leone, l'uomo che ha conquistato il pubblico del talk show di Maria De Filippi

Ex dirigente d'azienda di Postal Market, attivo nella politica locale con la Lega, si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla sua partecipazione a Uomini e Donne, la trasmissione in onda su Canale 5

Antonio Leone

Antonio Leone Photo credit Angelino Gentile

Antonio Leone in trasmissione

Antonio Leone in trasmissione Photo credit Witty Tv

Un uomo che vuole tornare a vivere

Antonio Leone, 72 anni, è una figura ben nota a Peschiera Borromeo. Ex dirigente aziendale di Postal Market, attivo per anni nella politica locale con la Lega, oggi si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla sua partecipazione a Uomini e Donne, il celebre talk show di Canale 5 condotto da Maria De Filippi. Oltre ai successi lavorativi e politici, la sua vita è stata segnata da una profonda sofferenza: da pochi anni è vedovo. La perdita della moglie, scomparsa a causa di un tumore dopo una lunga battaglia, ha rappresentato per lui un dolore immenso. «Mia moglie ha combattuto come una leonessa contro il cancro. È stata una donna straordinaria e, anche ora, sento che una parte di me è ancora con lei».

Dopo il lutto, Leone ha sentito il bisogno di ricominciare. «Non è facile riprendersi da una perdita così grande. Ma la vita va avanti, e lei stessa mi diceva sempre di non chiudermi nel dolore. Ho deciso di seguire il suo consiglio: tornare a vivere, aprirmi a nuove esperienze e magari trovare un nuovo amore». Da qui la scelta, quasi casuale, di partecipare a Uomini e Donne, su suggerimento del figlio. Un’esperienza che ha trasformato la sua vita e che lo ha portato a ricevere un affetto inaspettato dal pubblico.

Le origini napoletane e la discendenza nobile

Antonio Leone è nato a Napoli, in una delle zone più esclusive della città, precisamente in Monte di Dio, a pochi passi da Piazza del Plebiscito, uno dei quartieri storicamente abitati dalla nobiltà partenopea. La sua famiglia ha origini aristocratiche: suo padre era granduca e la sua infanzia è stata segnata da un'educazione rigorosa, basata su valori come il rispetto, l’onore e l’eleganza.

«A Napoli, quando ti chiedono dove abiti, non si dice il numero civico, ma si indica la famiglia nobiliare che vive nel palazzo. Io abitavo sotto la marchesa Pignatelli, sopra il conte Ballazzi e di fronte al palazzo del principe Cassano». Questa tradizione racconta molto del contesto in cui è cresciuto: un ambiente raffinato, in cui l’appartenenza a una determinata classe sociale aveva ancora un grande valore.

L’appartenenza a una famiglia nobile non significava solo privilegi, ma anche doveri. L’educazione di Antonio è stata improntata su valori tradizionali come il rispetto, l’onore e l’importanza del portamento. «In casa mia si parlava un italiano corretto, non esisteva il dialetto. Mio padre ci teneva che fossi sempre vestito in modo impeccabile e che mi comportassi da gentiluomo».

Fin da piccolo, ha frequentato scuole d’élite, studiando presso un istituto parificato gestito dai Padri Barnabiti, un ordine religioso noto per la sua severità accademica. «Erano anni di studio intenso, disciplina e formazione caratteriale. Non si tolleravano distrazioni, ed era normale prendere punizioni severe per un voto insufficiente o un atteggiamento poco consono».

Ha proseguito i suoi studi presso l’Università Federico II di Napoli, iscrivendosi a giurisprudenza, ma non ha mai completato la laurea. «Ero arrivato all’ultimo anno, stavo preparando la tesi, ma poi fui assunto in Postal Market. Ho iniziato la carriera lavorativa e ho lasciato l’università. Non era una scelta semplice, ma in quel momento la mia priorità era costruire il mio futuro professionale».

Postal Market: l’ascesa in una delle aziende leader d’Italia

Gli anni passati in Postal Market sono stati fondamentali per la carriera di Antonio Leone. L’azienda era un colosso nel settore delle vendite per corrispondenza, una sorta di Amazon ante litteram che dominava il mercato italiano tra gli anni ‘70 e ‘90.

«Postal Market contava oltre 1.500 dipendenti, era una macchina perfettamente organizzata. Io ero responsabile delle risorse umane e della gestione del personale. Avevo tra le mani un mondo in costante movimento, tra nuove assunzioni, formazione e contrattazioni sindacali».

L’azienda viveva il suo periodo d’oro, con milioni di famiglie italiane che sfogliavano i cataloghi e ordinavano vestiti, oggetti per la casa e accessori. «Ci occupavamo di logistica in modo avanguardistico per l’epoca. C’era un centro di smistamento efficiente, con tempi di consegna rapidissimi, e un servizio clienti organizzato».

Purtroppo, con l’avvento dell’era digitale, il modello di Postal Market iniziò a cedere il passo alle nuove tecnologie e al commercio online. Antonio visse in prima persona il declino dell’azienda.

«Vedere la fine di Postal Market è stato doloroso. Abbiamo combattuto fino all’ultimo per rinnovarci, ma il mondo stava cambiando troppo in fretta. Amazon e i grandi marketplace online hanno rivoluzionato tutto».

L’ingresso in politica e l’impegno per Peschiera Borromeo

Terminata la sua carriera aziendale, Antonio non si è fermato. La sua nuova sfida è stato l'impegno civico, fino a interessarsi alla politica locale. Iscritto alla Lega, è stato consigliere comunale a Peschiera Borromeo, dove ha portato avanti battaglie per il commercio locale e il miglioramento dei servizi pubblici.

«Mi sono sempre sentito grato a Peschiera, perché qui ho trovato lavoro e stabilità. Per questo ho voluto mettermi in gioco per migliorare la città».

Leone si è distinto per il suo impegno nelle politiche di sostegno alle piccole imprese, un settore che conosceva bene grazie alla sua esperienza in Postal Market. «So cosa significa gestire un’attività, creare lavoro e affrontare la burocrazia. Ho sempre cercato di aiutare chi voleva investire nel territorio».

Un uomo di classe e fascino

Entrato ufficialmente nel Trono Over, Antonio ha immediatamente attirato l’attenzione per il suo stile raffinato, la sua altezza di 1,87 metri e i suoi modi eleganti. «La redazione mi ha detto che il pubblico aveva apprezzato il mio garbo e la mia dialettica».

Antonio Leone, sempre impeccabile ed elegante, ha saputo conquistare le dame del programma con il suo portamento e la sua dialettica raffinata. «Mi piace vestire bene, è un segno di rispetto verso me stesso e verso gli altri. Credo che l’eleganza non sia solo nel modo di vestirsi, ma anche nel modo di porsi».

La trasmissione, trasmessa su Canale 5 e riproposta su La5 e su Infinity, ha amplificato la sua notorietà. «Ho iniziato a essere riconosciuto per strada, alla stazione, nei ristoranti. Le persone mi fermavano per complimentarsi».

Un’esperienza dietro le quinte di "Uomini e Donne"

Partecipare a Uomini e Donne non significa solo apparire in televisione, ma vivere un’esperienza ben organizzata, con regole precise. Antonio ha scoperto che dietro ogni puntata c’è un lavoro dettagliato della redazione. Ogni partecipante ha un referente che lo segue in tutte le fasi, dagli spostamenti agli incontri con le dame. «Non puoi parlare direttamente con una dama, tutto passa dalla redazione, persino i numeri di telefono. Questo garantisce ordine e trasparenza».

Le registrazioni si tengono a Roma due volte alla settimana e coprono l’intera programmazione. Antonio si trova perfettamente a suo agio, per niente intimorito dalla presenza delle telecamere, è molto disinvolto e naturale. «Registriamo tre puntate il primo giorno e due il secondo. Gli autori vogliono mantenere un equilibrio tra momenti di tensione e storie d’amore. Nulla è improvvisato. Ci coccolano, hotel 4 stelle, autista, ogni genere di attenzione. La trasmissione da lavoro a tantissime persone e tanti bravi giovani preparati e capaci»

Il rapporto con Gemma Galgani e le polemiche con Tina Cipollari

Uno degli incontri più importanti di Antonio è stato quello con Gemma Galgani, una delle dame storiche del programma. «Gemma mi ha colpito per il suo modo di essere, la sua classe e il suo vissuto. È una donna che ha sofferto molto, e forse per questo ho sentito una certa affinità». Tuttavia, il loro rapporto è stato spesso messo in discussione dall’opinionista Tina Cipollari, che ha criticato più volte la frequentazione. Antonio ha reagito con fermezza. «Le ho detto chiaramente che il suo atteggiamento è troppo aggressivo. La trasmissione dovrebbe favorire le relazioni, non creare conflitti».

Il futuro di Antonio Leone tra televisione e vita privata

Dopo alcuni mesi nel programma, Antonio ha deciso di prendersi una pausa. La difficoltà di trovare una dama con cui instaurare un rapporto autentico lo ha spinto a riflettere. «Ci sono molte belle donne, ma spesso troppo giovani o troppo avanti con l’età. Io ho 72 anni e so quanto possa essere difficile una relazione in età avanzata».

Antonio Leone ha ancora tanti sogni e progetti. Dopo una vita passata tra impresa, politica e spettacolo, il suo spirito resta lo stesso: «Voglio continuare a essere curioso della vita, ad affrontare nuove sfide e a cercare la felicità, sempre con il mio stile».

Antonio Leone continua a essere un uomo pieno di interessi e curiosità. «Dopo tutto quello che ho vissuto, voglio godermi la vita, viaggiare, coltivare le mie passioni e, chissà, magari trovare una nuova compagna».
Giulio Carnevale


Antonio Leone

Antonio Leone Photo credit Angelino Gentile