Nuovi stadi a San Donato e Rozzano: audizione accesa in Commissione Territorio del Consiglio regionale, tra criticità e proposte alternative
Oltre a numerosi Consiglieri regionali, hanno partecipato i rappresentanti del Comitato "No Stadio a San Donato," "No Stadio a Rozzano-Assago" e l’Associazione "Nocetum", situata nella Cascina Corte San Giacomo in Via San Dionigi, Quartiere Mazzini di Milano

Milano, 18 luglio 2024, il presidio dei comitati del no, sotto il Pirellone Foto Pagina Facebook del Comitato del No di San Donato Milanese
(MIANEWS) Milano, 18 Luglio 2024 - «Sono tanti gli aspetti della vicenda nuovi stadi che dovremo analizzare: la questione ambientale, quella dell’accessibilità, quella dell’impatto sui territori circostanti. Oggi c’è stato un primo momento di ascolto dei territori che riteniamo necessario. Anche l’Assessore Comazzi ha chiarito elementi importanti della delibera assunta in merito dalla Giunta. Ci prenderemo tutto il tempo che serve per ascoltare gli stakeholders e poi valuteremo il da farsi» ha dichiarato il presidente della Commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, Jonathan Lobati (FI), al termine dell’audizione richiesta da diversi consiglieri e comitati cittadini.
Durante l’audizione, i rappresentanti del Comitato No Stadio a San Donato, quelli del Comitato No Stadio a Rozzano-Assago e dell’Associazione Nocetum hanno espresso le loro preoccupazioni. «Siamo molto soddisfatti di questo incontro – hanno sottolineato i rappresentanti dei Comitati – in quanto è la prima volta che riusciamo a interloquire in modo ufficiale con un’istituzione che ha voce in capitolo sulla materia che ci interessa».
Il rappresentante del Comitato No Stadio a Rozzano-Assago, Franco Davalle, ha evidenziato i rischi di viabilità nella zona di Rozzano, già congestionata dai numerosi poli attrattivi presenti, e il valore naturalistico dell’area. «Al momento comunque – precisa il Comitato – nessun atto formale è stato depositato presso il Comune di Rozzano quindi l’iter è ancora ai primi passi».
A San Donato, la situazione appare più avanzata. Secondo Innocente Curci e Marco Menichetti del Comitato del No, l’Amministrazione Comunale ha approvato una delibera che esprime un parere positivo di massima al Piano di intervento integrato presentato dalla proprietà. Tuttavia, il progetto presenta molte criticità: la necessità di nuove infrastrutture viarie, l’impatto ambientale negativo e la convivenza difficile con la vicina Abbazia di Chiaravalle. Maddalena Tommasone del Centro di spiritualità Nocetum ha sottolineato le attività del centro e il tratto della Via Francigena che verrebbero interrotti dal nuovo impianto.
L’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, ha ribadito le criticità del progetto San Donato, indicando che la Giunta farà attente valutazioni sui necessari correttivi.
Nicola Di Marco, capogruppo M5s in Regione, ha dichiarato: «Per la prima volta i Comitati cittadini hanno potuto esprimere il loro punto di vista all’interno di una sede istituzionale. Riteniamo sia giunto il momento per il Consiglio regionale di esprimere un parere e un indirizzo politico chiaro, sia in merito alle ipotesi dei nuovi stadi di San Donato e Rozzano, sia in merito al futuro di San Siro. Fra le principali problematiche sollevate oggi, vi è sicuramente quella relativa al consumo di suolo e alle criticità infrastrutturali».
Alessandro Capelli, segretario del PD Milano Metropolitana, ha affermato: «L’operazione dello stadio a San Donato non sta in piedi. La costruzione di un impianto di queste dimensioni comporterebbe un completo stravolgimento della quotidianità e della cura del territorio, a partire dal Parco Sud».
I consiglieri regionali del PD Pietro Bussolati e Simone Negri hanno aggiunto: «Siamo preoccupati per l’impatto che uno, o addirittura due nuovi stadi, determinerebbero su tutto il Sud Milano. La viabilità sarebbe paralizzata e le infrastrutture esistenti non sono adeguate per sostenere il flusso di spettatori previsto».
Marco Bestetti, consigliere regionale e comunale di Fratelli d'Italia, ha proposto un’alternativa: «Mantenere le squadre a Milano nella Scala del calcio, con un'importante riqualificazione dello stadio. Questa soluzione è tecnicamente possibile e consentirebbe di valorizzare la storia gloriosa del Meazza, proiettandolo nel futuro».
Il dibattito sui nuovi stadi di San Donato e Rozzano è dunque acceso e caratterizzato da numerose criticità. La discussione continuerà con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle preoccupazioni ambientali, viabilistiche e infrastrutturali sollevate dai cittadini e dalle istituzioni.