Centrodestra blocca l'approvazione del piano logistico nella Città Metropolitana: Sala deve fare i conti con la mancanza di numeri

Il sindaco di Città Metropolitana di Milano abbandonato dai Sindaci di Centro-sinistra: salta l’approvazione del piano della logistica

Vera Cocucci

Vera Cocucci Consigliere Città metropolitana Milano e Consigliere Comunale a Mediglia

Milano, 30 maggio 2030.

Nella conferenza metropolitana di oggi, il centrosinistra si è trovato senza il numero legale necessario per procedere con l'approvazione del rendiconto e del piano degli insediamenti logistici. I Sindaci di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, in un gesto che hanno definito di «senso di responsabilità verso l’Ente, gli uffici e conseguentemente verso i cittadini per i disagi che sarebbero derivati dalla mancata approvazione del rendiconto», hanno deciso di restare collegati per votare il primo punto all'ordine del giorno.

«Abbiamo ritenuto doveroso assicurare il funzionamento dell'Ente approvando il rendiconto, ma non potevamo fare altrettanto con un provvedimento così importante come il piano degli insediamenti logistici senza una partecipazione adeguata» ha dichiarato un sindaco di centrodestra.

Il secondo punto, che riguardava appunto il piano degli insediamenti logistici nella Città Metropolitana, è stato brevemente illustrato dal consigliere delegato Griguolo. Tuttavia, i sindaci di centrodestra, notando che la votazione del rendiconto aveva visto il voto favorevole di meno della metà dei presenti, hanno deciso di abbandonare la conferenza virtuale.

«La votazione del rendiconto è stata un segnale chiaro: meno della metà dei votanti ha espresso un parere favorevole. Questo ci ha portato a ritenere inappropriato procedere con la discussione del piano logistico senza un'adeguata rappresentanza» ha commentato i sindaci e i consiglieri metropolitani del centrodestra.

La conferenza, tenutasi in remoto su una piattaforma informatica, non ha quindi potuto contare su un numero sufficiente di Comuni della maggioranza per approvare il punto. Il piano degli insediamenti logistici è stato così rimandato a una successiva convocazione.

La situazione ha messo in luce una profonda divisione all'interno del governo metropolitano, distaccato dalla realtà della provincia. Con oltre metà dei Comuni in procinto di andare al voto tra poco più di una settimana, sarebbe stato opportuno, secondo alcuni osservatori, attendere l'esito elettorale e le nuove amministrazioni prima di sottoporre un provvedimento così rilevante all'approvazione.

Il Sindaco Sala si trova ora a dover fare i conti con una evidente sconfitta, determinata in primis dall'assenza della seduta da parte dei suoi stessi sindaci di centrosinistra. 

La questione del piano logistico, con le sue importanti implicazioni economiche, di mobilità e infrastrutturali, resta quindi in sospeso, in attesa di una futura e auspicabilmente più partecipata convocazione.

«Ancora una volta Sala rimane milanocentrico non si rende conto che il Piano degli insediamenti logistici è di primaria importanza, l'errore è stato quello di portarlo nel momento che meta dei comuni della area metropolitana vanno al voto», ha dichiarato il Consigliere metropolitano Vera Cocucci.