Nei comuni al voto sopra i 15 mila abitanti, Fratelli d'Italia registra un crollo evidente alle Comunali rispetto alle Europee, non basta Giorgia

La dirigenza provinciale di Fratelli d’Italia però sembra non accorgersi dell' emorragia di voti che in alcuni comuni ha toccato anche 20,88 punti percentuali. È imperativo, concentrarsi sulla formazione di una leadership locale in grado di affrontare e risolvere le sfide specifiche dei territori, e mettere da parte i personalismi

Guglielmo Villani Coordinatore Provinciale FDI

Guglielmo Villani Coordinatore Provinciale FDI

La tabella comparativa

La tabella comparativa dei voti di Europee e Comunali registrate nei comuni di Città Metropolitana di Milano andati al voto con popolazione superiore ai 15mila abitanti

Fratelli d'Italia, la classe dirigente locale deve ancora crescere e maturare

Nel recente confronto elettorale, Fratelli d'Italia ha mostrato una discrepanza significativa tra i risultati ottenuti alle elezioni europee e quelli delle elezioni comunali. Nonostante il partito guidato da Giorgia Meloni abbia registrato una crescita robusta a livello europeo, i dati locali rivelano una realtà più complessa e meno incoraggiante.

Il calo di consensi tra le elezioni comunali e quelle europee è un fenomeno fisiologico, spesso dovuto alle diverse dinamiche e tematiche che caratterizzano i due tipi di consultazione. Tuttavia, Fratelli d'Italia si distingue come l'unico partito a livello nazionale che, nella città metropolitana di Milano, ha subito un crollo così significativo in termini numerici. Questa discrepanza mette in luce le sfide specifiche che il partito deve affrontare per consolidare il proprio radicamento e la propria efficacia a livello locale, nonostante il successo e la crescita registrati a livello europeo.

La classe dirigente locale deve sviluppare la capacità di andare a fondo sui temi locali e non può limitarsi a sfruttare il grande consenso di Giorgia Meloni. Troppo spesso, le ambizioni personali sembrano prevalere sulle capacità di sintesi e di analisi approfondita necessarie per un partito che deve valorizzare gli sforzi del suo leader. È imperativo che Fratelli d'Italia si concentri sulla formazione di una leadership locale in grado di affrontare e risolvere le sfide specifiche dei territori, garantendo così una crescita equilibrata e sostenibile a tutti i livelli.

A Cesano Boscone, Fratelli d'Italia ha ottenuto 2992 voti alle europee, pari al 30,46%, ma solo 2065 voti alle comunali, corrispondenti al 21,08%. Questo rappresenta una perdita di 927 voti e una diminuzione percentuale di 9,38 punti.

Situazioni simili si sono verificate anche in altre località. A Cormano, il partito ha perso 1192 voti, scendendo dal 27,47% delle europee al 14,48% delle comunali. A Cornaredo, i voti sono passati da 2917 (29,34%) a 1733 (18,09%), con una differenza di 1184 voti e una perdita percentuale di 11,25 punti.

A Cusano Milanino, la diminuzione è stata di 1208 voti, con la percentuale che è scesa dal 28,24% al 15,12%. La situazione più drammatica si è verificata a Lainate, dove Fratelli d'Italia è crollato dal 32,25% (3865 voti) all'11,37% (1296 voti), perdendo ben 2569 voti e 20,88 punti percentuali.

Questi dati evidenziano un fenomeno diffuso: una disconnessione tra il successo ottenuto alle elezioni europee e le performance alle comunali. A Rozzano, Fratelli d'Italia ha chiuso al 14%, perdendo circa il 16% dei consensi nonostante ha vinto le elezioni in coalizione anche con Italia Viva. A Peschiera Borromeo il partito di Giorgia Meloni ha dimezzato i voti fra le due consultazioni, il 28,87% alle Europee e il 14,3 % alle comunali, e in questo caso non è neanche andata al ballottaggio.

Questo crollo pressoché ovunque è sintomo di una classe dirigente locale che deve ancora crescere e maturare. La capacità di tradurre il consenso europeo in vittorie locali richiede un lavoro di consolidamento e formazione della leadership locale.

La crescita vertiginosa di Fratelli d'Italia a livello nazionale e regionale è indubbia, ma i risultati locali indicano che c'è ancora molto da fare per costruire una base solida e competitiva anche nei contesti comunali sopra i 15 mila abitanti. La dirigenza del partito è chiamata a un impegno continuo per migliorare la presenza e l'efficacia a livello locale, gettando le basi per le sfide future.

Nonostante il significativo crollo dei consensi tra le elezioni europee e le comunali, la dirigenza provinciale di Fratelli d'Italia ha rilasciato un comunicato trionfalistico che non sembra prendere in considerazione questi dati preoccupanti. Il presidente Guglielmo Villani e il vicepresidente Pino Pozzoli hanno enfatizzato i successi ottenuti in alcune città e la crescita del partito, esprimendo soddisfazione per i risultati complessivi. Tuttavia, il comunicato ignora completamente la discrepanza evidente tra le performance elettorali a livello europeo e locale, segnalando una mancanza di attenzione alle problematiche che Fratelli d'Italia deve affrontare per consolidare il proprio radicamento nei comuni.

Giulio Carnevale

Il Comunicato stampa di Fratelli d'Italia provinciale

Villani: «Dove il centrodestra si presenta compatto e fa prevalere lo spirito di squadra sugli egoismi si supera spesso e volentieri il 50%».

MILANO - Un partito ancora giovane ed in fase di irrobustimento, cresciuto vertiginosamente grazie a Giorgia Meloni, capace di veleggiare sopra il 30% in Regione Lombardia ed ormai anche in molti Comuni dell'area metropolitana milanese, sovente ostili al centrodestra. E' la 'radiografia' di un partito, Fratelli d'Italia, che esce decisamente consolidato dal turno elettorale amministrativo concluso coi recenti ballottaggi. Una soddisfazione espressa dai vertici del coordinamento provinciale del partito, a partire dal presidente Guglielmo Villani (eletto nel dicembre 2023) così come dal suo vice, Pino Pozzoli.

«Al termine di mesi fatti di lavoro estenuante e complesso, su decine e decine di Comuni, posso dirmi non solo estremamente soddisfatto, ma soprattutto estremamente fiducioso sul futuro del partito che ho l'onore di rappresentare», dichiara Villani. Passando ai dati numerici e statistici, Villani sottolinea «Le importanti affermazioni in due città come Cormano e Rozzano (dove la coalizione di cdx ottiene il 64% dei consensi), assieme alle vittorie di Trezzano sul Naviglio e Novate Milanese, con due sindaci di Fdi (Morandi e Palladino), oltre alla grande impresa di Cornaredo, strappata alla sinistra e dove esprimeremo il vicesindaco assieme a 4 consiglieri comunali.  Nei Comuni sotto i 15mila abitanti registriamo le grandi imprese di Cassina De Pecchi, di Castano Primo (dopo 10 anni di governo locale targato Pd) e Pero, dove il dato di Fdi è eclatante; sindaco, 3 assessori e 4 consiglieri targati FDI. Nell'Abbiatense Magentino, tradizionale roccaforte del centrodestra, confermiamo molte amministrazioni e cogliamo una vittoria epocale a Gaggiano con Enrico Baj. Il partito registra percentuali uguali o superiori al 30% quasi ovunque, con Arconate- dove Mario Mantovani è tornato ad essere sindaco- che fa segnare il 49%.  In generale sottolineo l'ottimo lavoro svolto coi coordinamenti provinciali di Lega e Forza Italia: dove il centrodestra si presenta compatto e fa prevalere lo spirito di squadra sugli egoismi si supera spesso e volentieri il 50%. Certo, innegabile che abbiamo registrato anche sconfitte e delusioni: sono spesso brucianti, ma devono spronarci a non commettere gli errori- e le divisioni- che spesso determinano risultati negativi.  Per quanto riguarda Fdi ora si apre una fase di consolidamento e crescita di una nuova classe dirigente nei Comuni: siamo cresciuti vertiginosamente ed abbiamo una solida classe dirigente a livello nazionale e regionale. Ora tocca agli enti locali: aiuteremo le donne e gli uomini di FDI attivano i Dipartimenti, offrendo momenti di formazione e coinvolgendo gli iscritti. Faremo politica ad ogni livello e in ogni momento, gettando le basi per le sfide amministrative dei prossimi anni. Fratelli d'Italia è un partito con un grande futuro», conclude il presidente Villani.

 «A consuntivo possiamo serenamente affermare Il bicchiere è mezzo pieno: avevamo tre candidati sindaci di Fdi sopra i 15mila abitanti ed abbiamo vinto in due Comuni importanti come Trezzano sul Naviglio e Novate Milanese. È stata una grande rincorsa cominciata a febbraio, con un coordinamento provinciale che ha fatto un grande lavoro», aggiunge il vicepresidente provinciale di Fdi, Pino Pozzoli.  «L'anno in cui si sono celebrate le elezioni Europee ed Amministrative è stato intenso, ma ricco di soddisfazioni. Ora, chiusa questa fase, abbiamo la possibilità sin da oggi di strutturarci meglio, avendo tutto il tempo per creare quella rete necessaria ad un partito che ambisce alla leadership consolidata nella coalizione di centrodestra. Aggiungo che nel sud ovest milanese, territorio dove sono stato maggiormente coinvolto, le vittorie di Trezzano e Gaggiano sono molto significative: sono anche particolarmente orgoglioso del nuovo sindaco di Novate Milanese, poi senza dubbio le sconfitte di misura a Vizzolo o Basiano ci hanno dato un grande dispiacere. Di certo c'è tuttavia un dato innegabile: aumentano in modo esponenziale gli amministratori locali di Fdi, e questo ci inorgoglisce in vista dei prossimi mesi e anni», conclude il vicepresidente provinciale Pozzoli.