Capodanno a Milano: vandalismi in Duomo e scontri a San Siro. Rocca (FDI): «Silenzio della sinistra milanese alle prese con il divieto di fumo»
La notte di San Silvestro a Milano è stata segnata da episodi di vandalismo, vilipendio alla bandiera e tensioni, con protagonisti gruppi di giovani, principalmente di origine nordafricana, che hanno creato disordini in diverse zone della città.

Vandalismi in Piazza Duomo
Nonostante l'assenza di eventi organizzati, circa 25.000 persone si sono radunate in Piazza Duomo per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. La massiccia presenza di giovani ha reso complesso il mantenimento dell'ordine pubblico. Le forze dell'ordine hanno controllato circa 1.500 persone, denunciando sei individui per vari reati, tra cui porto di oggetti atti a offendere e accensioni pericolose.
Sono emersi episodi preoccupanti di razzismo e disprezzo verso gli italiani, l'Italia e i suoi simboli. In Piazza Duomo, alcuni giovani, prevalentemente di origine nordafricana, hanno insultato l'Italia e le forze dell'ordine, esibendo bandiere straniere e pronunciando frasi offensive. Questi comportamenti, documentati e diffusi sui social media, hanno suscitato indignazione e acceso dibattiti sull'integrazione e il rispetto delle leggi nel contesto urbano milanese.
Scontri e tensioni nel quartiere San Siro
Situazioni più critiche si sono verificate nel quartiere San Siro, in particolare in via Zamagna e piazza Selinunte. Gruppi di giovani hanno accatastato rifiuti e masserizie, incendiandoli in strada. All'intervento delle forze dell'ordine, alcuni hanno lanciato sassi contro i veicoli della polizia, danneggiando un mezzo. Fortunatamente, non si sono registrati feriti gravi, ma la tensione è stata palpabile per diverse ore.
Questi avvenimenti hanno sollevato interrogativi sulla capacità delle
politiche locali di gestire questa criminalità crescente.
Il ruolo dei social media nei disordini
Un elemento significativo emerso durante la notte è stato l'utilizzo dei social media per documentare e, in alcuni casi, incitare ai disordini. Il trapper 22enne di origini tunisine, noto come Keta, ha trasmesso in diretta su Instagram le azioni violente, arrivando persino a sparare con una pistola contro la polizia. Il giovane è stato successivamente arrestato e denunciato per porto abusivo di arma e oltraggio a pubblico ufficiale.
Reazioni delle autorità e della comunità
Le autorità locali hanno condannato fermamente gli episodi di violenza, sottolineando l'importanza di mantenere l'ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini. Silvia Sardone (lega) ha dichiarato: «San Siro da tempo sembra fuori controllo, con sempre più stranieri e giovani di seconda generazione ostili alle forze dell’ordine e che fanno della delinquenza il proprio mestiere».
Francesco Rocca, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano, ha espresso il suo disappunto per il silenzio delle istituzioni locali riguardo agli eventi accaduti: «Sui fatti di Capodanno a Milano non un commento, né un cenno di provvedimento da parte della sinistra milanese che governa la città dal 2011; in piazza Duomo, centinaia di giovani magrebini si sono arrampicati sulla statua equestre di Vittorio Emanuele II, insultando con sprezzo l'Italia, denigrando le Forze dell'Ordine italiane e riprendendosi in video pubblicati sui social network; in zona San Siro, altri nordafricani hanno attaccato gli agenti della Polizia di Stato lanciando sassi e altri oggetti a favore di videocamera; episodi indegni per la nostra città. La sinistra milanese alle prese con il divieto di fumo, con i no ideologici alle zone rosse e al Cpr, dovrebbe interrogarsi sugli effetti dell'immigrazionismo».
Gli eventi della notte di Capodanno a Milano evidenziano l'ipocrisia della coalizione di sinistra che amministra Milano, da una parte mette divieti assurdi ai cittadini e dall'altra lascia libere di agire le gang di nordafricani a cui è permesso ormai di tutto in nome di una presunta integrazione, bandiera della sinistra, che sta rinchiusa nei suoi salotti radical chic super sicuri. Quello che è successo in piazza Duomo ormai accade sempre più spesso nelle periferie milanesi che la sinistra sta trasfomando nelle nuove banlieue parigine.
Giulio Carnevale