Peschiera Borromeo, violenta aggressione nei pressi del capolinea della 66: 17enne ferito e rapinato da una banda di magrebini

L'episodio si è verificato venerdì notte, 24 gennaio, nel Parco Poletti in via Ca' Matta, il giovanissimo peschierese sarà operato domani al San Raffaele per ricomporre la frattura scomposta al setto nasale

La tranquillità di una normale serata di ritorno a casa si è trasformata in un incubo per un diciassettenne residente a Peschiera Borromeo. Venerdì, poco dopo mezzanotte, il giovane stava rientrando da Milano, utilizzando l'ultima corsa della linea ATM 66. Giunto al capolinea di via Martin Luther King, è stato seguito da due ragazzi di origine nordafricana, che eventemente già durante il tragitto avevano puntato la loro vittima. Secondo la ricostruzione dei fatti, i due aggressori, con il volto parzialmente coperto da scaldacollo, hanno aspettato che il giovane, rimasto solo sulla 66, per via del fatto che i suoi amici erano scesi le fermate prima, uscisse dall’autobus. Qui, nei pressi dell'area cani del Parco Angelo Poletti in Piazza Paolo VI, i due sono stati raggiunti da un terzo complice. Quest’ultimo si è avvicinato al ragazzo con una scusa, per poi colpirlo violentemente con due pugni al volto. Il diciassettenne, stordito e dolorante, si è accasciato al suolo.

Ferite gravi e rapina

L’aggressione ha causato al giovane una frattura scomposta del setto nasale e una forte contusione alla mandibola sinistra. Mentre era a terra, i tre malviventi gli hanno sottratto il giubbotto e si sono dati alla fuga, lasciandolo ferito e solo nel buio della notte. Nonostante le condizioni fisiche, il ragazzo è riuscito a raggiungere casa e ad allertare la madre, che lo ha accompagnato al Pronto Soccorso dell'ospedale San Raffaele. Qui i sanitari hanno diagnosticato le fratture e previsto un intervento chirurgico per la ricomposizione del setto nasale, programmato per la giornata di domani.

La denuncia e le indagini

Sabato mattina, la madre del diciassettenne ha sporto denuncia presso la caserma dei carabinieri di Peschiera Borromeo. Gli investigatori stanno conducendo le indagini per identificare gli aggressori, ma il compito si preannuncia difficile: la zona del Parco Poletti è priva di telecamere di sicurezza. Una possibile svolta potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere interne dell'autobus della linea 66, che potrebbero aver ripreso i due giovani nordafricani durante il tragitto. Gli investigatori sperano che i video possano fornire elementi utili per individuare i responsabili di questo brutale episodio.
Quello che è certo che i tre aggressori erano nordafricani, fra di loro parlavano in arabo, e avevano circa 20-25 anni, ha riferito la vittma.

Sicurezza urbana sotto i riflettori

Questo episodio e quello della donna a cui hanno puntato una pistola sulla Paullese, ha acceso il dibattito sulla sicurezza urbana a Peschiera Borromeo, con i cittadini che chiedono maggiori controlli e l’installazione di telecamere di sorveglianza in aree sensibili come il Parco Poletti e il capolinea della linea 66. Il corpo della Polizia locale necessità di maggiori risorse e mezzi, affinchè possano coadiuvare sempre di più i carabinieri in queste indagini. La video sorveglianza va implementata e l'illuminazione pubblica è una vera e propria emergenza che va affrontata quanto prima.
La mancanza di illuminazione adeguata e di dispositivi di sicurezza rende alcune zone della città particolarmente vulnerabili ad episodi di violenza. Il dramma del giovane diciassettenne rappresenta un monito per le istituzioni locali, chiamate a intervenire per garantire maggiore sicurezza ai residenti. Intanto, la comunità si stringe attorno alla famiglia del ragazzo, che si prepara ad affrontare un lungo percorso di guarigione.

Giulio Carnevale