Peschiera Borromeo, incendio nella ex cartiera Fedrigoni: fiamme al tramonto di Pasqua

Il rogo nell’edificio abbandonato al confine con Mediglia, divenuto negli anni rifugio per senzatetto e luogo di spaccio. Nessun ferito, ma cresce l’allarme degrado

Una fiammata improvvisa ha squarciato la quiete della sera di Pasqua a Peschiera Borromeo, quando intorno alle 19 una colonna di fumo nero si è alzata nel cielo, visibile a chilometri di distanza. A innescare il vasto incendio è stata una bombola di Gpl all’interno dell’ex cartiera Fedrigoni, una struttura industriale dismessa da tempo e diventata a più riprese rifugio per persone senza fissa dimora. Il rogo ha colpito l’ingresso principale dell’edificio, provocando il crollo di una parte del controsoffitto e alimentandosi di materiali accatastati e rifiuti. Al momento dell’arrivo dei Vigili del fuoco, giunti in forze dai distaccamenti di Peschiera, Melegnano e Gorgonzola, la struttura risultava fortunatamente vuota. Secondo le prime ricostruzioni, una persona che da qualche tempo dimorava nello stabile, un cittadino ecuadoriano seguito dai servizi sociali locali del Comune, sarebbe riuscito a mettersi in salvo in tempo. L’area dell’ex cartiera, situata al confine tra Mediglia e Peschiera lungo la controstrada della Paullese, è da anni al centro di segnalazioni per condizioni di forte degrado e pericolosità. In passato era stata segnalata anche per episodi di spaccio, fenomeno che le recenti operazioni di sgombero da parte di Polizia Locale e Carabinieri sembrano aver ridotto significativamente. A coordinare le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza dell’area sono stati i carabinieri di Peschiera Borromeo. L’intervento si è protratto per oltre un’ora, fino alla completa bonifica del sito. Nessun ferito, ma l’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza degli edifici abbandonati e sulla gestione delle fragilità sociali.