«Aiutateci, vi prego», la banca nega la rinegoziazione del mutuo e il tribunale ordina lo sfratto ad una famiglia con due disabili
La drammatica storia di una famiglia peschierese, a cui nessuno riesce a dare un aiuto

Eduardo Paz Canarte Mostra il provvedimento del Tribunale di Milano
19 luglio 2015
Vi raccontiamo la vicenda di Eduardo Paz Canarte, 44anni, ecuadoriano di origine, in Italia da diversi anni. L’uomo, rimasto vedovo nel 2011, impiegato alla ex Clinica Santa Rita con la qualifica di operatore socio sanitario, è papà di due bambini, di cui uno disabile. Del nucleo famigliare fa parte anche la anziana madre di Eduardo. La sua famiglia il 29 luglio rischia di essere sbattuta in mezzo ad una strada da un provvedimento del Tribunale di Milano, alquanto discutibile.
Il decesso di sua moglie risale al 2011, quando durante i controlli di routine della seconda gravidanza, le fu riscontrato un tumore mammario, molto aggressivo. La donna lottò con tutte le sue forze per dare alla luce il suo bambino, dopodiché non si riprese più e morì in seguito al progredire del tumore. I suo figli oggi hanno 11 e 7 anni. Il più piccolo ha gravi problemi di apprendimento e di relazione, ha una forma di autismo e necessità di continue attenzioni. La mamma di Edoardo ha la sclerosi agli arti inferiori, ed è bisognosa di cure e attenzioni particolari.
Oggi il reddito di Edoardo, è di circa 18mila Euro all’anno e da quando la moglie poi deceduta, si ammalò, il mutuo a tasso variabile, contratto nel 2009 con Banca Unicredit, per l’acquisto di un modesto tre-locali in via Liberazione 51, è diventato un incubo.
Il decesso di sua moglie risale al 2011, quando durante i controlli di routine della seconda gravidanza, le fu riscontrato un tumore mammario, molto aggressivo. La donna lottò con tutte le sue forze per dare alla luce il suo bambino, dopodiché non si riprese più e morì in seguito al progredire del tumore. I suo figli oggi hanno 11 e 7 anni. Il più piccolo ha gravi problemi di apprendimento e di relazione, ha una forma di autismo e necessità di continue attenzioni. La mamma di Edoardo ha la sclerosi agli arti inferiori, ed è bisognosa di cure e attenzioni particolari.
Oggi il reddito di Edoardo, è di circa 18mila Euro all’anno e da quando la moglie poi deceduta, si ammalò, il mutuo a tasso variabile, contratto nel 2009 con Banca Unicredit, per l’acquisto di un modesto tre-locali in via Liberazione 51, è diventato un incubo.
Nel 2010, Eduardo tentò di rinegoziare il mutuo, ma la Banca Unicredit
non volle sentire ragioni. Allora Eduardo, resosi conto di non poter
onorare più il debito a quelle condizioni, tentò di vendere
l’appartamento, ma il crollo del mercato immobiliare, aveva portato il
valore della sua casa, al di sotto dell’importo contratto con il mutuo
prima casa, di fatto rendendo impossibile il rimborso alla banca
erogante e quindi la vendita a terzi. Decise di chiedere aiuto ai
servizi sociali, per una casa popolare, ma il fatto stesso di possedere a
tutti gli effetti un immobile, se ben ipotecato, da un mutuo, non ha
consentito a Eduardo di fare la domanda. Nel frattempo la procedura
andava avanti e la banca ottenne il pignoramento dell’immobile e la
conseguente messa all’asta dello stesso. Il fatto che l’appartamento
fosse ancora nelle disponibilità della famiglia di Eduardo, ha fatto
desistere eventuali compratori. Tanto che dopo 6 tentativi di asta
giudiziaria andati deserti, ognuno con il ribasso di un quarto del
valore rispetto alla precedente asta, il Tribunale, per permettere la
vendita dell’immobile all’Asta, ha optato per lo sgombero entro il 29 Luglio
dell’appartamento da parte della famiglia Paz Canarte. Eduardo è un uomo
disperato, che chiede un aiuto per avere un casa in affitto a canone
calmierato, dove trasferirsi con la sua famiglia. Un aiuto dignitoso che
gli consenta di dar un futuro ai propri figli e l’assistenza che
necessita alla sua anziana mamma. Lancia un appello alle istituzioni,
troppe volte interpellate senza mai avere una aiuto concreto:
«Aiutateci, vi prego».
Giulio Carnevale
Giulio Carnevale

La famiglia Paz Canarte

L'ordine di sgombero del Tribunale di Milano
19 luglio 2015