Il Milan vuole realizzare il nuovo stadio da 70mila posti a San Donato nell’area San Francesco, nessun veto dai sindaci del Sud Est Milano
L’area interessata dal Progetto SportlifeCity della holding “Cassinari&Partners” sarebbe compatibile attraverso l’approvazione di una variante urbanistica per la viabilità del territorio

Il rendering del nuovo complesso sportivo di SportlifeCity che interessa al club milanese
Il Milan sta valutando la costruzione di un nuovo stadio a
San Donato che richiederà un investimento di oltre 600 milioni di euro e
dovrebbe essere completato entro il 2028. Il club ha contattato il Comune di
San Donato per valutare l'ipotesi dell'area San Francesco come possibile sito
per il nuovo stadio. Questo lotto appartiene alla holding
“Cassinari&Partners” e potrebbe esaudire le richieste del Milan grazie ai
diritti acquisiti e all'approvazione degli strumenti urbanistici. Il sindaco di
San Donato Milanese, Francesco Squeri,
ha annunciato la possibile necessità di una variante urbanistica per la
viabilità del territorio, a causa di un potenziale di 30mila veicoli. Se la sua
maggioranza lo riterrà vantaggioso, sarà pronto ad approvarlo rispettando le
procedure previste. I prossimi passi saranno fondamentali per la realizzazione
del progetto. L'idea di costruire uno stadio da 70.000 posti ha generato
preoccupazioni ambientaliste e polemiche, ma ha anche suscitato l'interesse
delle autorità circostanti.
Il sindaco di San Giuliano Milanese, Marco Segala, è favorevole alla costruzione dello stadio del Milan,
a patto che sia effettuata una pianificazione attenta che coinvolga tutte le
parti interessate. La costruzione di uno stadio così grande potrebbe
rappresentare un'opportunità per lo sviluppo della zona, ma è essenziale
considerare i problemi relativi e coinvolgere tutte le autorità locali per
gestire adeguatamente l'opera. È importante tenere in considerazione gli
aspetti critici del progetto, come quelli ambientali e del traffico, per
garantire la sostenibilità dell'opera.
Il sindaco di Melegnano, Vito Bellomo,
è d'accordo sulla costruzione di un nuovo impianto sportivo grande, ma
suggerisce l'importanza di aprire un serio confronto con tutta la comunità del
sud-est milanese. La costruzione avrebbe impatti sull'economia locale e sulla
viabilità e la sicurezza della zona. Bellomo sostiene che se il progetto viene
portato avanti, dovrebbe essere fatto nell'interesse generale dell'intera
comunità.
Il sindaco di Peschiera Borromeo, Augusto Moretti, ritiene che la costruzione di uno stadio tra San Donato e Milano potrebbe essere un'opportunità di sviluppo per tutta la zona sud-est. Tuttavia, è necessario un forte coordinamento tra i sindaci dei comuni circostanti e una pianificazione accurata che tenga conto degli impatti sull'ambiente e sulla vita dei cittadini. L'idea di costruire lo stadio presenta molte opportunità per la regione, ma richiede una gestione condivisa e una progettazione accurata dei suoi aspetti correlati come infrastrutture di trasporto, alloggi per i lavoratori e una zona commerciale attorno allo stadio.