L'arte come strumento di crescita alla scuola di Mezzate

Maria Bacchetti, nonna di Bea, elogia l'iniziativa delle insegnanti dell'Istituto peschierese sui social, ve la proponiamo integralmente

Le foto delle

Le foto delle "opere d'arte" pubblicate sul suo profilo di Maria

Maria Bacchetti, nonna di Bea che frequenta la scuola dell'infanzia di Mezzate, ha affidato ai social un sentito messaggio riguardante il valore educativo e di crescita trasmesso dalle insegnanti della Scuola Statale  frequentata da sua nipote. Il suo messaggio merita di essere letto fino in fondo per comprendere come la creatività abbia guidato i piccoli studenti.

«Chi pensa che disegnare e dipingere per i bambini sia solo un bel passatempo ha sbagliato di grosso, e le insegnanti della scuola dell’infanzia Montalcini di Mezzate lo hanno capito perfettamente. Lo si vede dalla bellissima mostra d’arte del progetto Artefacendo, che hanno organizzato oggi all’interno dei locali della scuola, una mostra che fa toccare con mano come queste maestre siano animate dalla passione per il proprio lavoro.

Sembra niente, ma l’arte per i bambini è un modo per sviluppare la creatività, è un modo che insegna a pensare, a sviluppare l’autostima, un modo per imparare a lavorare in gruppo, per imparare a vedere oltre l’apparenza delle cose, è un modo per esprimersi, per gestire le proprie emozioni, per capire quando si è arrabbiati o tristi, un modo per imparare ad essere pazienti e curiosi. Ecco l’arte è tutto questo.

Le insegnanti delle coccinelle hanno utilizzato la musica di diversi autori come Tchaikovsky, Bach, Mozart, Debussy, Vivaldi e Massenet e i bambini con i colori hanno espresso ciò che questa musica suscitava in loro. Hanno usato diversi mezzi per rappresentare i movimenti lenti, veloci, rapidi e morbidi della musica. L’idea che questi bimbi così piccoli, si va dai tre ai cinque anni, abbiano ascoltato questa musica e abbiano provato queste emozioni è straordinaria.

Invece il progetto intersezione dell’altra sala fa scoprire ai bambini come l’uomo abbia lasciato sempre una traccia di sé tramite l’arte sin dalla preistoria. Bellissima la riproduzione della caverna coi graffiti! Si passa poi all’antico Egitto, addirittura con un papiro vero realizzato dai bambini, i loro nomi scritti utilizzando i geroglifici e i profili di Tutankhamon! L’arte antica finisce con i vasi e le ciotole dei greci.

Con un gran salto temporale si arriva a Mondrian con i colori primari, a Yayoi Kusama coi suoi pallini che hanno fatto divertire molto i bambini e assolutamente non poteva mancare Picasso! Pensate sia finita? Neanche per idea! Nell’altra sala, quella dei leoncini, troviamo il cielo stellato di Van Gogh e i suoi fiori e dato che si parla di fiori non poteva mancare Frida Kahlo! Ci sarebbe molto altro da dire ed è un vero peccato che la mostra sia rimasta aperta solo per poche ore.

L’arte è molto più che un semplice passatempo, è un’avventura colorata, è scoprire la bellezza delle piccole cose, non fa solo divertire ma è un potente e magnifico mezzo per il loro sviluppo emotivo, cognitivo e sociale. Attraverso l’arte i bambini possono sviluppare abilità, la coordinazione occhio-mano e aiuta lo sviluppo della fiducia in se stessi perché vedono una propria creazione che prende vita e possono esprimere sentimenti senza usare le parole per loro ancora difficili.

Insomma, vorrei fare un applauso sentito a queste insegnanti che hanno dimostrato non solo di saper costruire un ambiente educativo accogliente, affettuoso, sicuro, ma anche progetti di attività veramente stimolanti. Brave!» ha scritto Maria Bacchetti (nonna di Bea).