Peschiera Borromeo, incontro conclusivo del ciclo “Senza filtri” promosso dal Movimento 5 Stelle: per affrontare il disagio giovanile

Un sabato pomeriggio per parlare di giovani, in un orario poco “giovane”

Giovani e social, un rapporto da ricostruire

Sabato 12 aprile, alle ore 17.30 in un orario preserale non particolarmente favorevole alla partecipazione diretta dei giovani, si è svolto a Peschiera Borromeo l’evento conclusivo del ciclo “Giovani europei senza filtri – Nei social e nella vita”. L’iniziativa, promossa dal Movimento 5 Stelle Lombardia e dalla consigliera regionale Paola Pizzichini, ha rappresentato la nona e ultima tappa di un percorso di ascolto e confronto che ha attraversato il territorio milanese.

L’appuntamento, ospitato presso il Centro Polifunzionale “Pertini”, ha visto coinvolti rappresentanti delle istituzioni locali, esperti del mondo educativo e figure politiche nazionali, con l’obiettivo di discutere le sfide legate alla salute mentale, all’uso dei social media e al futuro delle nuove generazioni.

Social sotto osservazione: strumenti o trappole?

I social network sono stati il cuore tematico dell’incontro: strumenti ormai centrali nella vita quotidiana di ragazze e ragazzi, capaci di connettere ma anche di isolare, di dare voce ma anche di alimentare pressioni e modelli irraggiungibili. «I social non sono il problema, ma lo diventano quando vengono usati senza consapevolezza», ha ricordato Paola Pizzichini. Un dato su tutti: il 49% dei giovani si dichiara influenzato dai social, e 8 su 10 affermano di non potersi riconoscere nei modelli di successo e bellezza che vedono online.

Le istituzioni locali: ascolto, presenza e confronto

Nel corso dell’evento sono intervenuti anche il sindaco Andrea Coden e l’assessora alle Politiche sociali Greta Montemaggi. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di tornare a un dialogo diretto con i giovani, puntando sull’incontro reale e sull’educazione alla consapevolezza.

«Dobbiamo lavorare per la libertà, per la responsabilità di criticare in maniera costruttiva e per l’autenticità delle persone, senza maschere e senza filtri», ha dichiarato il sindaco Andrea Coden, aggiungendo: «Continuate assolutamente così, basta social. Torniamo a incontrarci nella vita vera, proprio come è stato fatto in questi convegni».

L’assessora Greta Montemaggi ha posto l’attenzione sul bisogno profondo dei ragazzi di sentirsi ascoltati: «I dati più importanti che emergono dal nostro progetto giovani, che si basa sull’educativa di strada, sono legati alla necessità di un luogo di ascolto senza giudizio». Ha poi aggiunto: «Noi adulti abbiamo il dovere di riconoscere le fragilità e supportarle. I social non vanno demonizzati, ma dobbiamo essere presenti come comunità per aiutare i ragazzi a costruire una propria identità consapevole».

Testimonianze dal mondo della scuola e dell’università

Tra gli interventi più significativi, quelli della docente Violetta Dal Zotti e di Claudia Margostegan dell’Unione degli Universitari, che ha presentato la piattaforma “Chiedimi come sto” e denunciato la cultura del merito come una fonte costante di ansia per gli studenti. Le testimonianze hanno evidenziato quanto sia urgente promuovere politiche di prevenzione e non solo di emergenza in tema di salute mentale.

Il dibattito politico: responsabilità e proposte concrete

Il confronto si è allargato al livello politico con la partecipazione dei parlamentari del M5S Valentina Barzotti e Gaetano Pedullà, che hanno posto l’accento sulla necessità di restituire dignità a scuola, sport, università e luoghi di aggregazione. Pedullà ha denunciato il paradosso europeo: «Siamo passati dal Next Generation EU al ReArm Europe. Ai giovani non possiamo offrire armi, ma opportunità».

Cinque proposte per il futuro dei giovani

Dall’incontro sono emerse numerose proposte:
-introdurre percorsi di educazione digitale già dalla scuola primaria;
-rafforzare i servizi di supporto psicologico scolastico e universitario;
-creare luoghi di aggregazione accessibili, non legati al consumo;
-regolamentare le piattaforme digitali a livello europeo;
-valorizzare sport, volontariato e comunità come strumenti di crescita personale.

Un messaggio finale: essere autentici anche online

L’evento si è concluso con il videomessaggio di Vittoria Baldino, coordinatrice nazionale del Network Giovani M5S, che ha lanciato un messaggio forte: «Mostratevi, ma non perdetevi. Abbiamo bisogno di giovani liberi, critici e autentici, capaci di riconoscersi allo specchio e dire “sì, questa persona sono io e mi va bene così”».