Pratolina o Margheritina
La Margheritina cresce nei terreni incolti, nei prati, nei giardini e nei parchi cittadini. Si trova sia in pianura sia in montagna (0-2000 metri). È spontanea in tutta Italia, ma più diffusa nel Settentrione.

Foto di Walter Ferrari. Tutti i diritti riservati.
08 marzo 2023

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Chi non ha
mai sfogliato petalo dopo petalo i fiori della pratolina alzi la mano. Credo
sia una delle esperienze più comuni che fin da piccini ci
hanno messo in relazione con il mondo delle piante selvatiche.Ma forse in
pochi sanno che i petali bianchi che spetaliamo recitando il famoso “m’ama non
m’ama”sono in realtà dei piccoli fiori bianchi, “ligulati”, che formano un
capolino composto che assomiglia al sole; i piccoli fiori del disco, quelli
gialli centrali, sono “tubulosi”, mentre i raggi laterali, i fiori del
raggio, sono i fiori ligulati, bianchi e
con una leggera colorazione che va dal rosa al porpora nella parte esterna del
piccolo fiore…quasi a voler impreziosire il tutto. La Pratolina
comune (nome scientifico Bellis perennis L., 1753), appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta erbacea perenne
alta 5-15 cm. Le foglie formano una rosetta basale, sono pelose, picciolate, a
forma di spatola e a margini dentellati. La Pratolina, più comunemente
conosciuta come Margheritina, è tra i primi fiori della stagione e la sua
fioritura raggiunge l’apice quando l’erba dei prati, suo ambiente ideale, non
ha ancora iniziato a crescere tanto da poterla ombreggiare e nascondere. La
fioritura, però, si allunga nel tempo tanto da coprire tutto l’anno (da gennaio
a dicembre). Un fiore così piccolo, così discreto richiama in noi un’idea di
delicatezza che nella realtà non ha riscontro. Rustica, poco esigente,
adattabile alle più diverse condizioni, resistente al freddo (oltre i -10°) e
al freddo umido : queste sono le caratteristiche che ne fanno una pianta
vincente. Se il tempo volge al brutto la Pratolina reclina e chiude il
capolino, per poi tornare a levarsi in direzione del sole quando le condizioni
migliorano.Le foglie
giovanili sono eduli; possono essere consumate crude in insalata, in minestre e
contorni per carni. Le infiorescenze (capolini), raccolte preferibilmente senza
peduncoli, si conservano sotto aceto.I capolini
si trovano maggiormente in primavera ed
in autunno. Le foglie, invece, si raccolgono
durante tutto l’arco dell’anno.La
Margheritina cresce nei terreni incolti,
nei prati, nei giardini e nei parchi cittadini. Si trova sia in pianura sia in
montagna (0-2000 metri). E’ spontanea in tutta Italia, ma più diffusa nel
Settentrione.Per molti
questo fiore è legato ad immagini dell’infanzia: le collane o le corone di
margherite ad esempio.
Nei prati e tutte strinò l’erbe il gelo:
Ma te vedo fiorir, primaverina.”
Nel
linguaggio dei fiori significa “ci penserò”, oltre a simboleggiare bontà senza pretese ed innocenza.
È stata
anche fonte di ispirazione per i poeti. Il nome Bellis è di origine latina e
restò fino al 1100 quando le fu attribuito l’appellativo di “margarita” che significa “perla”. Preziosa
come una perla, simbolo dell’avvento della Salvezza nel mondo e della nuova
stagione dello spirito, è servita a molti pittori rinascimentali ad ornare
immagini quali la Natività e l’Adorazione dei Magi. Simbolo di
primavera ed amore come la cantò Giovanni Pascoli in “ Bellis perennis” nei
“Nuovi Poemetti”:
“È il verno, e tutti i fiori arse la brinaNei prati e tutte strinò l’erbe il gelo:
Ma te vedo fiorir, primaverina.”
Testo e foto Walter Ferrari
08 marzo 2023