Conoscere il canale Villoresi con Walter Ferrari

Un importante canale d’irrigazione artificiale della Lombardia che collega il Ticino all’Adda, ideato dall’ingegnere Eugenio Villoresi, da cui prende il nome

Il canale

Il canale Foto di Walter Ferrari. Tuitti i diritti riservati.

Alcuni giorni fa ho letto  sui giornali la notizia dei festeggiamenti per i 140 anni dalla inaugurazione del primo tratto del Canale Villoresi, le cui acque alimentano anche  il nostro territorio. Incuriosito ho voluto approfondirne la conoscenza.

Il Villoresi è un importante canale d’irrigazione artificiale della Lombardia che collega il Ticino all’Adda, ideato dall’ingegnere Eugenio Villoresi, da cui prende il nome.

Partendo dal comune di Somma Lombardo, dalla diga del Panperduto sul fiume Ticino il località Maddalena, il canale si snoda per 86 Km attraversando  27 comuni fino a raggiungere il cosiddetto “Salto del gatto”, il punto in cui le acque  del Villoresi entrano in parte nell’Adda ed in parte nel Naviglio Martesana, nei pressi di Cassano  d’Adda in località Groppello, tramite un’opera idraulica in gradoni e sottopassi.

Salto del gatto

Salto del gatto Foto di Walter Ferrari. Tuitti i diritti riservati.

Il canale, che si sviluppa orizzontalmente da ovest verso est, attraversa il territorio di 3 comuni della provincia di Varese e 24 comuni localizzati a nord del capoluogo lombardo e facenti parte della Città Metropolitana di Milano e della Provincia di Monza e Brianza, oltre alla stessa città di Monza. La sua lunghezza lo qualifica come il secondo corso d’acqua artificiale più lungo d’Italia, dopo il canale Emiliano-Romagnolo e davanti al Canale Cavour in Piemonte ed è anche l’ultima grande realizzazione  idraulica lombarda.

Nel 1862 l’Ingegnere Eugenio Villoresi iniziò la progettazione  del canale, che aveva lo scopo di risolvere l’annosa questione dell’irrigazione della cosiddetta Pianura asciutta, la vasta porzione di   territorio che si estende tra la Bassa Padana e le Prealpi Lombarde. Dopo numerose difficoltà a reperire i finanziamenti e con  l’impegno del figlio Luigi, determinato a  portare avanti la battaglia del padre che si spense nel 1879 senza godere della soddisfazione di vedere realizzata l’opera cui aveva dedicato quasi 20 anni di vita,  a gennaio del 1882 iniziarono gli scavi e nel 1884 fu inaugurato il primo tratto del canale lungo 45 Km, mentre l’ultimo tratto fu completato nel 1890. Nonostante fosse stato progettato per l’irrigazione, la costruzione di alcune conche di navigazione lo resero parzialmente accessibile ai barconi per il trasporto di sabbia.

Manufatto idraulico

Manufatto idraulico Foto di Walter Ferrari. Tuitti i diritti riservati.

Il canale irriga un bacino di 58.000 ettari per pendenza naturale nella parte  sud  e  27.000 ettari con irrigazione forzata nella parte nord, attraverso 120 bocche e rami secondari, estesi per circa 130 Km.

Le acque del canale Villoresi sono impiegate per alimentare lo specchio acqueo e le fontane del Lake Arena, bacino artificiale nel cui centro si trova la grande installazione artistica dell’Albero della Vita, in quello che fu il sito espositivo di Expo 2015 e che oggi ospita il parco scientifico MIND.

Diga

Diga Foto di Walter Ferrari. Tuitti i diritti riservati.

L’intero corso del canale, con poche brevi interruzioni, è affiancato da una pista ciclabile, che attraversa la campagna lombarda da Somma Lombardo a Cassano d’Adda. E’ un itinerario  ciclabile facile e pianeggiante, percorribile da tutti i tipi di bicicletta e adatto anche  a famiglie con bambini. Un luogo ideale per una pedalata fuori porta, che permette di conoscere le ricchezze naturalistiche  e paesaggistiche del territorio, attraversando  campi coltivati, parchi e boschi, con  diverse possibilità di deviazione da cogliere per scoprire le bellezze architettoniche dei moltissimi Comuni che lo attraversano, o per proseguire sulle altre piste ciclabili che il canale incrocia.

Poiché la pista ciclabile  è lunga 85 Km. è preferibile realizzarla a tappe, scegliendo  il tragitto più vicino al comune di residenza.  Alcuni anni fa  io e mia moglie ne abbiamo percorso  un tratto di circa 20 Km;  partendo nei pressi di Paderno Dugnano e arrivando a Lainate, dove abbiamo visitato la bellissima Villa Litta, risalente al XVI° sec.

In una bella giornata primaverile, pedalando accompagnati dal canto di usignoli e capinere,  abbiamo potuto vedere e ammirare  la natura circostante e gli uccelli acquatici  che nidificano lungo il canale: il germano reale con i piccoli, lo svasso maggiore, il cormorano ed il cigno.

Testo e foto   Walter Ferrari

Alcuni esemplari di Germano Reale

Alcuni esemplari di Germano Reale Foto di Walter Ferrari. Tuitti i diritti riservati.