Peschiera, l'eredità politica della dirigenza locale di Fratelli d'Italia: un partito frammentato e privo di leadership, incapace di fare autocritica

Tra decisioni divisive, strategie fallimentari e alleanze disastrose, l'ex vicesindaca Stefania Accosa è stata protagonista della frattura del centrodestra, il coordinatore Andrea Canino senza una visione lungimirante non ha mai inciso nelle scelte: la riconciliazione della coalizione con questa dirigenza pare lontana. Il taglio degli alberi l'ultimo disastro.

Peschiera Borromeo, la dirigenza locale oscura Fratelli d'Italia

Peschiera Borromeo, la dirigenza locale oscura Fratelli d'Italia Da partito trainante del centrodestra a palla al piede della coalizione

Stefania Accosa, esponente di Fratelli d’Italia, ha ereditato il ruolo di vicesindaca con funzione di sindaca dopo la prematura scomparsa di Augusto Moretti, ma il bilancio del suo operato politico è un lungo elenco di scelte discutibili, che hanno spezzato la storica alleanza con Lega e Forza Italia, oltre a lasciare il circolo locale di Fratelli d’Italia in balìa di divisioni interne e scelte strategiche sbagliate.

La rottura del centrodestra storico

La crisi del centrodestra peschierese inizia con la decisione di Accosa di non concedere una rappresentanza in giunta a Forza Italia, preferendo invece Andrea Scarpato esponente della lista civica di governo. Questa mossa, motivata dall’intenzione di proporre alle imminenti elezioni comunali Scarpato come candidato sindaco per la coalizione, si è rivelata fatale: non solo ha escluso Forza Italia, ma ha anche alienato la Lega, portando alla rottura di un’alleanza che aveva garantito un'azione politica incisiva per anni.

Alla fine, Scarpato è stato candidato esclusivamente da Fratelli d’Italia e da una nuova lista civica creata dalle ceneri di quella che sosteneva Moretti, con un risultato elettorale che ha segnato il tracollo del centrodestra. Nonostante il grande risultato del Partito di Giorgia Meloni alle Europee, non sono arrivati neanche al ballottaggio. La mancata condivisione delle scelte politiche con i partner storici non ha fatto altro che accelerare il crollo, lasciando il campo libero a un centrosinistra compatto e ben organizzato.

Il fallimento della gestione interna a Fratelli d’Italia

La gestione del circolo locale di Fratelli d’Italia sotto la guida di Stefania Accosa ha suscitato malcontento tra gli iscritti che hanno fatto altre scelte in campagna elettorale. Le decisioni prese senza consultare il direttivo hanno portato alla fuoriuscita di fondatori e membri storici del partito. Uno dei punti più contestati è stato l’accordo al ballottaggio delle elezioni comunali del 2021 con la lista civica "Peschiera Riparte", che non aveva raggiunto il secondo turno. Un’intesa che ha ottenuto il via libera al PGT proposto dall’amministrazione uscente, contribuendo a una percezione di debolezza e opportunismo politico. Da una parte gli slogan mai con la sinistra" e dall'altra un percorso politico importante condiviso con la sinistra senza per altro darne notiza ai componenti del Circolo locale.

A peggiorare le cose, il circolo FdI, guidato da Andrea Canino, è rimasto passivo di fronte a decisioni cruciali e dannose per la città. Tra queste, spicca i mancato ottenimento di 16,5 milioni di euro del PNRR destinati alle scuole cittadine, oltre agli aumenti delle tariffe scolastiche e dell’Irpef comunale a ridosso delle elezioni. Importante era la poltrona, e qualche incarico, non le scelte oculate per la propria città. Ambizione e nessuna lungimiranza politica. Una mancanza di visione comune ancha ai Consiglieri comunali uscenti, accecati dall'ambizione personale al punto che hanno digerito ogni genere di nefandezza politica per andare a rimorchio di Giorgia Meloni senza dare spiegazioni alla città, e non perdere l'occasione di essere rieletti. Ci hanno poi pensato gli elettori a "trombarli". La dirigenza provinciale del partito, invece di intervenire per ristabilire ordine, ha lasciato la situazione degenerare, bloccata da equilibri interni tra correnti che paralizzano l’intera sezione provinciale di Fratelli d’Italia. Le proprie bandierine non si toccano, altro che la politica fatta per i cittadini.

La gestione del Biciplan: un altro capitolo fallimentare

Uno degli esempi più lampanti della disastrosa gestione politica di Accosa è stato il mancato coinvolgimento della giunta e del direttivo sul progetto Biciplan, approvato senza una condivisione interna né una valutazione approfondita delle conseguenze. La questione, esplosa con l’abbattimento di decine di alberi, ha portato a critiche feroci non solo dall’opposizione, ma anche dai cittadini e dalle associazioni ambientaliste. Anche in questa occasione il coordinatore cittadino, insieme al direttivo, ha scelto silenzio. Sicuramente meglio ad una difesa d'ufficio impossibile.

L’incapacità di fare opposizione

L’attuale centrosinistra, che oggi governa Peschiera Borromeo, deve parte del suo successo all’inadeguatezza politica di Fratelli d’Italia e alla sua incapacità di proporsi come alternativa credibile. Dopo aver flirtato con il partito di Giorgia Meloni durante le elezioni, il centrosinistra ha poi scaricato gli alleati temporanei, utilizzati solo per conquistare il governo cittadino. Un esempio emblematico è stata la distribuzione, di volantini a firma del Circolo di Fratelli d'italia, a pochi giorni dal secondo turno, per chiarire che Mario Orfei, candidato sostenuto dal resto del centrodestra, non li rappresentava al ballottaggio.

L’incapacità di costruire una visione unitaria, la gestione personalistica delle decisioni e l’assenza di autocritica hanno consegnato la città a un centrosinistra che, pur avendo utilizzato Fratelli d’Italia come pedina, oggi scarica la dirigenza locale al loro destino, non sono più utili.
E il Circolo Norma Cossetto ... tace e fa emergere tutta l'inedeguatezza di una classe dirigente "utile" solo ai capocorrente che non hanno certo a cuore il destino di Peschiera Borromeo, ma solo il consilidamento del proprio potere  all'interno degli equilibri provinciali.

Il bilancio politico di Stefania Accosa e della gestione Andrea Canino è chiaro: divisioni interne, alleanze distrutte e una totale incapacità di fare opposizione al centrosinistra. Finché Fratelli d’Italia a Peschiera Borromeo sarà guidato da una dirigenza inconcludente e autoreferenziale, il centrodestra non avrà speranze di riconquistare la città. La domanda è: quanto tempo ci vorrà prima che qualcuno, a livello locale o provinciale, si assuma la responsabilità di intervenire?

Giulio Carnevale