Fratelli d'Italia a Peschiera Borromeo: sindrome di Stoccolma politica e declino del circolo locale
Gli iscritti meritano una classe dirigente all’altezza, capace di riportare il partito al centro della vita politica cittadina, in grado di rappresentare i valori di Fratelli d’Italia e onorare la propria storia

Manifesto del 2014 affisso a Peschiera Borromeo dai militanti di FdI Lavorare per la comunità e non per se stessi è il compito di chi si impegna in politica.
Il circolo locale di Fratelli d’Italia a Peschiera Borromeo si trova in una crisi profonda, trascinato da una dirigenza giovane e spregiudicata che ha progressivamente minato la credibilità politica costruita con fatica negli anni, alle elezioni comunali di questa primavera, ha perso il 50% circa dei consensi dal voto Europeo. In due anni di amministrazione, il partito locale sembra aver perso completamente di vista i propri valori e la missione politica, sostituendo il servizio alla comunità con un populismo sterile e l’ambizione personale.
I vertici locali, pur di mantenere posizioni di potere, non hanno esitato a “vendere l’anima al diavolo”. Le risposte concrete ai cittadini sono sostituite da slogan e dalla demonizzazione di nemici politici immaginari, una strategia che serve solo a distrarre l’opinione pubblica dai danni causati da una gestione inadeguata e impreparata.
Il prezzo di un’amministrazione fallimentare
Tra le azioni più gravi compiute dalla amministrazione Accosa, a guida FdI fra il 2023 e il 2024, spicca il mancato ottenimento dei 16,5 milioni di euro di fondi PNRR destinati alla riqualificazione delle scuole cittadine. Gli edifici scolastici di Peschiera Borromeo, in condizioni precarie, restano senza interventi significativi, mentre le famiglie devono far fronte all’aumento delle tasse comunali e delle tariffe dei servizi scolastici. Nonostante gli incrementi fiscali, l’amministrazione non è nemmeno riuscita a spendere le entrate previste, lasciando i cittadini allibiti. Gli sforzi di Giorgia Meloni per ottenere dalla Comunità Europea il pagamento delle rate dei fondi del PNRR, vanificati dalla prima cittadina che gioca a fare la dura e pura del partito, ma non riesce a ottenere nulla per la sua città, senza mai prendersi la responsabilità dell'accaduto.
La gestione della rete stradale è un altro esempio di fallimento amministrativo: i numerosi risarcimenti pagati agli utenti della strada per incidenti causati dalle pessime condizioni della rete sono la diretta conseguenza dell’incapacità di pianificare le manutenzioni. Sul fronte amministrativo, la situazione non è migliore: gli uffici tecnici sono stati lasciati senza personale a causa della mancata programmazione di concorsi adeguati e attrattivi per nuove assunzioni.
Decisioni importanti non condivise
Il teatro chiuso, gli impianti sportivi abbandonati e il taglio degli alberi
La chiusura del teatro cittadino e la paralisi nel processo di riqualificazione degli impianti sportivi rappresentano ulteriori colpi alla vita culturale e sociale della città. Ma il vero simbolo della gestione fallimentare del circolo locale di Fratelli d’Italia è rappresentato dal taglio degli alberi lungo il percorso del Biciplan. La ex vicesindaca, espressione del partito, non solo non ha posto obiezioni al progetto, ma ha anche evitato di informare i cittadini, nonostante fosse a conoscenza dell’intervento già dal settembre 2023. La motivazione? Non esporsi per non danneggiare le prioprie ambizioni di farsi rieleggere, il tutto alle spalle dei militanti di Fratelli d'Italia che ancora una volta hanno ubbidito senza fiatare. Un atteggiamento che molti cittadini considerano una vergogna politica.
Un isolamento crescente e il disastro del circolo locale
In questo contesto, il resto del centrodestra ha preso le distanze da questa dirigenza di Fratelli d’Italia a Peschiera Borromeo e salvo ribaltoni del'ultima ora, finquando non ci sarà un cambio al vertice ben difficilmente la situazione cambierà. Iconiche figure del circolo hanno deciso di non rinnovare la tessera per il 2024, non perché abbiano perso fiducia nella leadership nazionale di Giorgia Meloni, ma perché ritengono la situazione locale irrecuperabile. La credibilità del partito, che si era distinto per il rigore e i valori, è stata sacrificata sull’altare delle ambizioni personali anche di una dirigenza provinciale incapace di intervenire.
Una speranza per il futuro
Come nella sindrome di Stoccolma, i militanti del circolo locale (ormai pochi e non rappresentativi) sembrano incapaci di reagire e di chiedere conto delle azioni della dirigenza. Al contrario, applaudono e seguono ciecamente i capipopolo, senza rendersi conto del disastro che li circonda. Eppure, la comunità ha bisogno di un partito forte e coerente, che rappresenti i valori di Fratelli d’Italia e onori la propria storia.
Il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta, ma solo se il circolo locale saprà rinnovarsi e liberarsi dalle dinamiche che ne stanno distruggendo il patrimonio politico. Peschiera Borromeo merita una classe dirigente all’altezza, capace di riportare il partito al centro della vita politica cittadina.
Giulio Carnevale