Peschiera, padre di famiglia dorme in strada, i suoi quattro figli e la moglie divisi a casa di amici, l’appello al sindaco Moretti | Guarda il video|
Abbiamo raccolto la storia straziante di un uomo che dopo una vita di lavoro si è trovato in enorme difficoltà, non è riuscito più a pagare il mutuo dopo 15 anni, la casa va all’asta ma riesce a vendere e appianare il debito prima dell’alienazione definitiva

Yahia Jaghl, 55 anni siriano da 30 anni in Italia
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Ogni mattina da cinque anni, Yahia cerca una casa in affitto
per la sua numerosa famiglia. Il 21 gennaio hanno dovuto lasciare il loro
piccolo appartamento di Canzo a Peschiera Borromeo. Negli anni scorsi la banca
aveva mandato la casa all’asta, per via della impossibilità di pagare le rate
mensili del mutuo. Il 55enne è di origine siriana, ha lo status di protezione
internazionale con permesso di soggiorno di lungo periodo. Scoppiata la guerra
nel 2012 al suo paese si è ricongiunto con la sua famiglia in Italia, per
sottrarli alla fame e a una vita di stenti. La famiglia si è allargata dopo i
primi due figli che oggi hanno 15 anni e 13 anni, sono arrivati due gemelli,
una ragazza e un ragazzo di 9 anni. Il maschio, ha continui problemi di salute,
e ha bisogno di cure persistenti. L’uomo lavorava nel settore dei carotaggi
agricoli, ma dei problemi fisici lo hanno costretto a fermarsi per curare le
sue patologie. Questa situazione lo ha messo a dura prova. Yahia è in
cura anche per una depressione, ma nonostante questo l’arcigno siriano arrivato
in Italia nel 1993 ha dignità da vendere, vuole tenere la sua famiglia unita.
Ci racconta la sua storia con semplicità e grande umiltà. È riuscito a evitare
che la sua casa fosse venduta all’asta, affidandosi a un consulente che ha
trovato un acquirente e un accordo di saldo e stralcio con l’Istituto bancario
che aveva erogato il mutuo fondiario. Prestito che dopo 15 anni di pagamenti
regolari è andato in sofferenza, fino alla messa in mora e all’avvio all’asta dell’immobile.
Questa vendita in zona cesarini gli ha consentito di azzerare il passivo e non trovarsi ancora
debitore e senza casa. Ma tutto questo ha lasciato la sua famiglia in mezzo
alla strada. Da qualche tempo Yahia è titolare di un rapporto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato con un’azienda di portierato e sicurezza. Con
l’assegno unico famigliare riesce a percepire circa 2.000 euro al mese, ma da
cinque anni non riesce a trovare un appartamento in affitto, adatto per la sua
famiglia e le sue possibilità economiche. Ha partecipato anche all’ultimo bando
pubblico per le case Aler, si è classificato all’ottavo posto, ma pare che non
ci sia una casa disponibile per la sua numerosa famiglia, che oggi vive divisa
a casa di amici. I due gemelli con la moglie da un amico, i due figli più
grandi da un’altro amico. Finito il lavoro di portierato, a mezzanotte va a dormire
sulla sua utilitaria. Un' auto famigliare utilizzata come giaciglio notturno.
Yahia ci ha spiegato che i servizi sociali di Peschiera Borromeo interessati della
vicenda, per evitare di dividere la sua famiglia in diverse strutture,
continuano a consigliarlo di trovare una sistemazione in affitto, per la quale
l’amministrazione comunale è anche disposta a dare un contributo economico
iniziale per entrare nella casa. «La mattina vado a prendere i miei figli a
Cologno Monzese, li porto a scuola a Zeloramagno, dopo di che comincio a fare
telefonate e visite nel sud est Milano, nella Martesana, nel lodigiano per
cercare una soluzione abitativa. Ma purtroppo non riesco a trovare nulla. Nel
momento del bisogno non ho trovato nelle Istituzioni un aiuto concreto»
dichiara l’uomo a 7giorni. Chiediamo se voglia fare un appello al sindaco di
Peschiera Borromeo, l’uomo ci prova ma non è abituato a chiedere, è scappato
dalla miseria, si è fatto una vita in Italia, ha lavorato duramente 30 anni nel
nostro paese, l'orgoglio blocca le sue parole. Il viso si incupisce, porta
le mani alla faccia, scende qualche lacrima. Ma l’amore per la sua famiglia è
più forte di tutto, si ricompone e chiede al Sindaco di Peschiera Borromeo di
pensare un secondo alla sua situazione, e di aiutarlo.
Se qualcuno volesse sostenere
Yahia può contattare la nostra Redazione e vi metteremo in contatto:
[email protected].
Giulio Carnevale