San Donato, il C10F chiede al Sindaco di dare seguito all’intitolazione di un luogo ai Martiri delle Foibe, Checchi: «Dedicheremo un giardino»
La lectio magistralis di Anna Maria Crasti sulla storia dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, tenuta a Cascina Roma, è stata apprezzata dal numeroso pubblico. Tributo agli studenti del Liceo Primo Levi.

Per la prima volta a San Donato Mil.se di è tenuto un convegno pubblico sul Giorno del Ricordo Nel riquadro in alto da sinistra: Gianfranco Ginelli, Sara Martini, Andrea Checchi, Patrizia Zanella, Anna Maria Crasti, Giulio Carnevale e Guido Massera
«Noi, siamo qui,
senza odio né rancore, democraticamente e pacificamente riuniti, ma con la
fermezza di chi sa quale è la via della verità e della giustizia. Parlate dei
Martiri delle Foibe, del dramma degli Esuli, raccontatene la storia,
difendetene il ricordo. Fatelo per loro, per voi, per i nostri figli. Il
Ricordo è importante. Si fa con le parole, con manifestazioni come quella
odierna, ma anche intitolando luoghi pubblici e diffondendo i tanti libri, i
fumetti o i materiali multimediali che raccontano, con la commozione della
verità, quello che è successo. Solo così la nostra comunità, con le sue
legittime differenze, può essere coesa e unita nel dire “Mai più violenza”», con
queste parole Guido Massera ha aperto la serata. «In alcune città il Giorno del
Ricordo non viene celebrato adeguatamente. Non è una questione di
amministrazioni di destra o di sinistra, è solo questione di ignoranza storica
sui fatti della vicenda, e sul percorso fatto affinché questa tragedia emergesse - ha spiegato Giulio Carnevale referente regionale del Comitato 10 Febbraio -.
Come ignoranti sono quelli che invece pretendono di celebrare questa giornata
in contrapposizione con altri genocidi della storia. Oggi siamo qui in questo
comune dove in passato non c’è stata grande attenzione alle commemorazioni storiche
di questa tragedia. Recentemente però qualcosa è cambiato. Due estati fa, il 23
luglio 2020 è stata approvata in Consiglio comunale una Mozione presentata dal
giovane consigliere Matteo Gazzola, per intitolare un luogo toponomastico ai
Martiri delle Foibe. Cosi – ha concluso il vicedirettore di 7giorni -, approfitto
per chiedere al Sindaco: quando è in programma l’intitolazione deliberata in
Consiglio comunale?».
«Il numero degli esuli e dei famigliari degli esuli giuliano-dalmati a San
Donato Milanese è numerosa – ha dichiarato il sindaco Andrea Checchi nel suo intervento-. Abbiamo
bisogno tutti di recuperare la cultura della memoria che è fatta dalle persone.
Abbiamo scelto di dedicare un intero quartiere alla toponomastica femminile. Dedicheremo un giardino ai Martiri delle foibe, con una targa con qr code
che illustri la storia dell’esodo giuliano-dalmata».
«Anna Maria Crasti ci ha dato una lezione di Storia – ha affermato nel suo
intervento il vicesindaco Gianfranco Ginelli -. Un racconto preciso e una
ricostruzione preziosa. Ha ribadito delle questioni importanti che ci hanno
toccato. La storia non ci insegna mai abbastanza. Quelle terre negli anni
successivi testimonianza di enormi tragedie. La ricostruzione della memoria per
le nuove generazioni è importante. Abbiamo bisogno di ricostruire queste
vicende e di ritrovare una unità perché su queste cose non ci si può dividere. Noi
rappresentanti delle Istituzioni e delle forze politiche dobbiamo essere uniti su questi argomenti.
Ricordiamoci di Ricordare». La serata è stata chiusa da Sara Martini del Comitato 10 Febbraio che ha letto "Giorni di Ricordi, memorie di giorni" , una commovente lettera di Paolo Covassich, sulla necessità del Giorno del Ricordo.
"Sulla via del Ricordo", mai titolo di un convegno fu così profetico. A San Donato Milanese è stato posto un'altro mattone sulla costituzione di una memoria storica dovuta agli esuli e ai loro famigliari, che spesso ancora adesso, non sanno ancora dove deporre un fiore ai loro Martiri.