Peschiera, approvato aumento del 40% del Canone Patrimoniale per l’autorizzazione o esposizione pubblicitaria di grandi dimensioni
La Delibera di Giunta n.32 emanata relativamente ai messaggi pubblicitari di dimensione superiore ai 5,5 mq. entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024

Assessore al Bilancio e ai Tributi Pietro Scialpi
Peschiera Borromeo, 13 febbraio 2024 - Il Comune di Peschiera Borromeo
ha deliberato un aumento tariffario del 40% per il canone patrimoniale di
concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria relativo ai messaggi
pubblicitari di dimensione superiore ai 5,5 metri quadrati.
La Delbera di Giunta 32-2024, emanata in conformità con le disposizioni della Legge 160 del 27 dicembre 2019 e del regolamento comunale approvato con Deliberazione di C.C. n. 9 del 26.02.2021, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024. Questo aumento tariffario, secondo il contenuto della Delibera, mira a garantire una maggiore sostenibilità finanziaria delle attività comunali, permettendo di affrontare in modo più efficace le spese correnti e di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
La
Giunta Comunale ha sottolineato che l'incremento tariffario è stato determinato
tenendo conto dei criteri stabiliti nel regolamento comunale, nonché della
necessità di adeguare le entrate del Comune alle esigenze economiche attuali.
Inoltre, si è fatto riferimento alle disposizioni legislative che conferiscono
ai comuni la potestà regolamentare in materia di tributi ed entrate locali,
come sancito dall'articolo 52 del D.Lgs. 446/97 e confermato dal comma 6
dell’articolo 14 del D.Lgs. 23/2011.
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Peschiera Borromeo - Sabato 27 settembre 2014, la sezione locale di Forza Italia tenne con successo, una protesta contro i rincari decisi della giunta Zambon
In passato il centrodestra aveva contestato alla sinistra più volte l’innalzamento delle tariffe: nel 2008 alla Giunta Tabacchi che introdusse un regolamento per le tariffe pubblicitarie differenziato per via che incrementò la tassazione a carico delle imprese; nel 2014 Forza Italia organizzò addirittura una manifestazione partecipata per dire no agli aumenti delle tariffe comunali e della Tasi.
Resta ora da valutare l'impatto che questa decisione avrà sulle attività commerciali, sulle aziende, nonché a tutti gli interessati a questa misura. Vista la retroattività dell’aumento, sorge una domanda spontanea, ma le aziende che non intendono sobbarcarsi questo balzello, potranno smontare i propri impianti senza pagare niente, o sono costretti a subire il cospicuo balzello tariffario?