Milano, De Chirico (FI): «Sala ostaggio del PD, serve un tavolo permanente per le famiglie in difficoltà»

Il consigliere comunale di Forza Italia attacca la giunta e chiede una svolta immediata sulla norma 'Salva Milano'

Alessandro De Chirico Forza Italia

Alessandro De Chirico Forza Italia

Milano continua a essere al centro di una delicata battaglia politica sul futuro urbanistico e abitativo della città. Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, ha espresso forti critiche nei confronti della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, accusandolo di immobilismo e di essere sotto il controllo del Partito Democratico.

Il nodo della 'salva Milano': «prima di tutto le famiglie»

Secondo De Chirico, la priorità assoluta dovrebbe essere il futuro delle centinaia di famiglie coinvolte nel caso delle abitazioni sotto sequestro. «Milano non può rimanere sotto scacco del Partito Democratico mentre centinaia di famiglie attendono risposte sul proprio futuro. L’iter di approvazione della norma cosiddetta 'Salva Milano' - da chiamare 'Salva famiglie' - deve riprendere in maniera spedita», ha dichiarato il consigliere.

Per affrontare la questione, De Chirico propone che il Comune istituisca subito un tavolo permanente di confronto con gli acquirenti delle case sequestrate, al fine di garantire trasparenza e individuare una soluzione concreta. «È necessario che il Comune istituisca immediatamente un tavolo permanente di confronto con gli acquirenti delle case sotto sequestro, per garantire trasparenza, supporto e una soluzione concreta a una situazione che sta paralizzando la città», ha insistito.

Attacco al sindaco: «è di tutti o solo della sua maggioranza?»

Nel suo intervento, il consigliere di Forza Italia ha anche messo in discussione la leadership del sindaco Sala, chiedendosi se rappresenti veramente tutti i cittadini o solo una parte politica. «Sala è sindaco di tutti o solo della sua malconcia maggioranza?», ha incalzato De Chirico, criticando la gestione della crisi abitativa e urbanistica da parte della giunta.

Il caso Tancredi e le dimissioni richieste

Altro punto caldo dell’intervento del consigliere riguarda le dimissioni di un assessore, ritenute da De Chirico una manovra politica ingiusta, mentre il vero responsabile della situazione urbanistica attuale, secondo lui, resterebbe al suo posto. «Allo stesso tempo, mentre si chiedono le dimissioni di un assessore che in 10 mesi ha fatto più dei suoi predecessori nei passati 13 anni, è inaccettabile che il vero responsabile dell’attuale PGT, l’assessore Giancarlo Tancredi, rimanga saldamente al suo posto, mentre si tenta di scaricare la responsabilità su chi non ha colpe».

No al comitato civico del PD: «la politica spetta agli eletti»

De Chirico ha poi rigettato con fermezza l’idea, avanzata dal Partito Democratico metropolitano, di istituire un comitato civico per la stesura del nuovo Piano di governo del territorio. Secondo lui, tale scelta equivarrebbe a un’inaccettabile delega di responsabilità a terzi. «Rigetto con fermezza l’idea di un comitato civico a supporto del sindaco proposto dal PD metropolitano per la stesura del nuovo PGT, comunque da far vagliare dalla Procura. I milanesi hanno eletto un’amministrazione affinché prenda decisioni e si assuma le proprie responsabilità, non per delegare a terzi le scelte fondamentali per il futuro della città», ha dichiarato.

«Serve azione, chiarezza e determinazione»

Il consigliere di Forza Italia ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di superare l’attuale fase di stallo amministrativo che, a suo avviso, rischia di aggravare ulteriormente la crisi economica e sociale della città. «Milano non può permettersi un immobilismo che rischia di aggravare la crisi economica e sociale legata al blocco dei cantieri. Serve azione, chiarezza e determinazione, purtroppo non riscontro nel sindaco Sala nessuna di queste caratteristiche», ha affermato con decisione De Chirico.

L’appello del consigliere di Forza Italia si inserisce in un contesto di crescente tensione politica, mentre il destino urbanistico di Milano resta ancora incerto tra polemiche e richieste di intervento immediato.