Botti vietati, ordinanze all’italiana
Fra il fragore dei media e le autocelebrazioni degli amministratori pubblici, speriamo che non scappi il morto

31 dicembre 2015
Piovono le ordinanze anti botti in 850 comuni italiani
Piovono le ordinanze anti botti in 850 comuni italiani, e in molti comuni del Sud Est Milano, accolte con favore da numerosi cittadini. Evitare incidenti, rispettare gli animali domestici, e quest’anno, novità, evitare la dispersione di polveri sottili nell’aria già inquinata delle nostre città, è l’intento dei Sindaci che hanno emanato le ordinanze facendo appello al senso di responsabilità dei cittadini. I fuochi d'artificio, secondo l’inventario regionale delle emissioni atmosferiche della Lombardia "Inemar", contribuiscono ogni anno al 6 per cento delle emissioni totali di Pm10 primario, pari a 44 tonnellate. In questi giorni a più riprese i media nazionali e locali hanno rilanciato con enfasi questi provvedimenti. Le ordinanze non sono tutte uguali, differiscono per modalità, durata, e le infrazioni sono sanzionate in base ai vari regolamenti di Polizia Urbana in vigore. Nelle ordinanze si fa appello a circolari del ministero dell’interno; dell’Arpa (Agenzia Regionale Per La Protezione Dell'Ambiente); alle norme del T.U.L.P.S. (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e altri regolamenti. Il Sindaco di Milano valutato che sussistono ragioni di tutela della Pubblica incolumità e ragioni di tutela sanitaria, ha firmato le ordinanze che vietano l’utilizzo di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri artifici pirotecnici in tutta la città dal 29 dicembre, fino alla mezzanotte del 1° gennaio 2016, con sanzioni da 25 a 500 Euro. A Peschiera Borromeo, il Commissario straordinario che fa le veci del Sindaco, ha vietato salvo apposite deroghe, dal 14 dicembre 2015 a data sconosciuta, l’accensione dei botti anche luminosi in luoghi pubblici o in luoghi affollati, con esclusione di quelli “declassificati” di libera vendita a patto che siano adoperati in zone isolate, lontano da animali e senza la presenza di persone nelle vicinanze. I trasgressori a Peschiera Borromeo saranno puniti con multe da 65 a 400 Euro. A Melegnano è vietato qualsiasi tipo di botto con esclusione delle “micette” dal 30 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 e per i trasgressori l’ammenda varia da 25 a 500 Euro. A San Donato Milanese invece, dal 30 dicembre al 7 gennaio 2016 è vietato accendere e/o lanciare ogni genere di mortaretto, razzo, gioco pirotecnico in genere, in luoghi pubblici e privati dove transitano le persone. I trasgressori saranno puniti con multe da 25 a 500 Euro. E cosi via in molti altri comuni. Nobili le intenzioni, peccato che non ci siano le risorse per sorvegliare adeguatamente il territorio e sanzionare i trasgressori. A Capodanno servirebbero numerosi Agenti di Polizia per rendere effettivamente utili ed efficaci delle Ordinanze che rischiano di essere solo: un puro concentrato di demagogia e di buttare fumo negli occhi all’opinione pubblica, alla quale si annunciano nobili intenzioni senza voler mai affrontare il problema seriamente e alla radice. Ordinanze all’italiana, sperando che non ci scappi il morto.
Giulio Carnevale
Giulio Carnevale
31 dicembre 2015