San Giuliano, “No alla demolizione di Villa Angelino”, nasce il Comitato per la tutela di Villa Angelino e dei due cedri del Libano
Il sodalizio cittadino chiede che l’edificio venga recuperato e il giardino con i suoi maestosi cedri del Libano: «Ne va della sua esistenza e della identità di un paese»

La petizione popolare inviata al Sindaco e alle Belle arti
A Signor Sindaco del Comune di San Giuliano
A Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano
No alla demolizione di Villa Angelino e del suo giardino
con i due esemplari monumentali cedri del Libano,
in San Giuliano Milanese, via Costituzione/via Trieste
Gentili Signor Sindaco e Signor Soprintendente,
noi sottoscrittori della presente petizione denunciamo il rischio che venga
demolita Villa Angelino e vengano eradicati i due cedri secolari che la
abbelliscono. Vi chiediamo quindi rispettivamente di ritirare la concessione
edilizia che autorizza l’abbattimento e l’apposizione di un vincolo che
autorizzi solo la manutenzione ordinaria dell’edificio.
Nel centro di San Giuliano Milanese in via Costituzione/Trieste rischia così di scomparire una delle prime ville costruite nell’antico tessuto urbano del paese dei primi del ‘900. L’ha abitata sino a pochi giorni fa Rita Angelino, morta a 96 anni, qui nata e vissuta, figlia di Fedele, veterinario condotto per tutto il circondario.
Una villetta di campagna, sobria, squadrata a due piani con la zona giorno a piano terra, pranzo e cucina e le camere da letto a piano primo, con all’interno i mobili autentici poderosi e allo stesso tempo di una finezza straordinaria, realizzati con la sgorbia da un intarsiatore locale. La bellezza della villa è impreziosita da un giardino secolare con numerose essenze e due cedri del Libano che svettano maestosi.
La casa è stata venduta ad una società di costruzioni già qualche anno fa che ora, dopo la morte dell’ultima proprietaria usufruttuaria, intende modificare irreparabilmente la villa e il terreno circostante, abbattendo l’edificio, i cedri e le altre essenze arboree compresa una piantagione di canne al vento, come direbbe la scrittrice.
L’impresa ha ottenuto la concessione edilizia che prevede la realizzazione di un nuovo edificio a quattro piani fuori terra, che si estende su tutta la superficie ora occupata dalla villa, da una limonaia retrostante e da una dependance situata nella parte estrema del giardino verso la strada, che serviva presumibilmente come casa per la servitù o per gli attrezzi agricoli.
Se così fosse, un altro esempio di villa storica, fin qui miracolosamente salvata dalla furia devastatrice, cadrebbe sotto i colpi funesti della modernità, privando il paese di una delle ormai pochissime sopravvivenze del passato.
L’auspicio è che l’edificio venga recuperato e il giardino con i suoi maestosi cedri del Libano venga salvato, concedendo a questa sopravvivenza del passato di continuare ancora a restare fra noi. Ne va della sua esistenza e della identità di un paese.
San Giuliano Milanese, 13/02/2022
Il Comitato per la tutela di Villa Angelino e dei 2 cedri del Libano
Info: Associazione Culturale Orizzonte
Mail: [email protected]
Tel. 334 3774168