Auto vandalizzate a San Giuliano Milanese: uno dei responsabili patteggia otto mesi
Il “maranza”, arrestato in flagranza, ha ottenuto la sospensione della pena. Segala: «questo caso dimostra quanto siano inadeguate le norme in materia di sicurezza pubblica e immigrazione». Indagini in corso sugli altri membri della banda

30 gennaio 2025
Ha patteggiato una condanna a otto mesi di reclusione un 26enne di origine marocchina, accusato di aver danneggiato diverse automobili la sera del 2 gennaio a San Giuliano Milanese. Il giovane era stato sorpreso dai Carabinieri mentre infrangeva i finestrini di alcune vetture nel centro cittadino. Quella notte, una vera e propria ondata di vandalismi aveva colpito le vie Vespucci, Vigorelli e Turati, dove i residenti avevano ripreso e denunciato sui social la devastazione di almeno trenta auto, con parabrezza e carrozzerie danneggiate. Alcuni testimoni parlano di una banda composta da una ventina di persone. L’intervento tempestivo dei carabinieri aveva portato all’arresto in flagranza del 26enne, mentre le indagini proseguono per identificare gli altri responsabili. La Procura di Lodi ha contestato il reato in forma aggravata, escludendo l’ipotesi di semplice danneggiamento. Dopo la convalida dell’arresto, al giovane (già noto alle forze dell’ordine e irregolare in Italia) era stato imposto l’obbligo di firma in caserma. La pena è stata sospesa. «Ancora una volta – commenta il sindaco sangiulianese, Marco Segala - questo caso dimostra quanto siano inadeguate le norme in materia di sicurezza pubblica e dell'immigrazione. Come è possibile che un soggetto irregolare con precedenti per droga fosse ancora a piede libero? Ma davvero può patteggiare una persona che ha provocato grande allarme sociale e ingenti danni ad inermi cittadini? Continuerò a ringraziare l'Arma dei Carabinieri e le forze dell'ordine in generale per il loro grande lavoro, nonché i magistrati che applicano le norme. Domani - ha concluso -, nell'incontro che ho in programma con Questore e Prefetto, evidenzierò quanto sia importante agire sul piano legislativo e rafforzare le norme a contrasto dell'immigrazione clandestina».
30 gennaio 2025