Medici di base, l’ASST Melegnano Martesana: «massimo impegno per garantire l'assistenza primaria»
Istituiti Ambulatori Medici Temporanei e indetti bandi per fronteggiare la carenza di personale: «lavoro costante in sinergia con le istituzioni»

28 gennaio 2025
La cronica carenza di medici di base sta mettendo a dura prova i cittadini del territorio di ASST Melegnano Martesana, dove molti si trovano senza un punto di riferimento sanitario stabile. Di fronte a queste difficoltà, il Dipartimento Cure Primarie, guidato dalla dottoressa Maddalena Minoja, è impegnato a mantenere la continuità assistenziale. Quando un Medico di Medicina Generale (MMG) cessa la propria attività, la priorità è trovare un sostituto. Tuttavia, laddove ciò non sia possibile, vengono attivati gli Ambulatori Medici Temporanei (AMT). Questi ambulatori, spesso ospitati presso le Case di Comunità o in strutture comunali, offrono un supporto essenziale grazie all’impegno dei medici di continuità assistenziale, che garantiscono ai cittadini le cure necessarie fino all’arrivo di un nuovo medico titolare. Nonostante gli sforzi, il problema della carenza di medici è radicato a livello nazionale e sta creando difficoltà nella gestione del turnover. Nel corso del 2024, Regione Lombardia e ASST Melegnano Martesana hanno pubblicato sei bandi per reperire nuovi professionisti. A gennaio 2025, un ulteriore bando è stato aperto per le sostituzioni, e si attende l’imminente pubblicazione di un bando per nuovi titolari. Attualmente, cinque Ambulatori Medici Temporanei sono attivi nei comuni di Cassano d’Adda, Melegnano, Pieve Emanuele, Rozzano e Vizzolo Predabissi. Proprio a Vizzolo, un AMT è stato aperto d’urgenza dopo la cessazione di un medico a inizio gennaio, lasciando i pazienti senza una figura di riferimento. Nel frattempo, un altro sostituto è stato individuato e rimangono ancora 135 posti liberi per la presa in carico di nuovi pazienti. Per i cittadini il disagio è palpabile: molti lamentano difficoltà a trovare un medico di base vicino a casa o la necessità di spostarsi tra comuni per ricevere assistenza. Tuttavia, grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali e all’impegno delle istituzioni sanitarie, si cerca di limitare l’impatto di questa emergenza. «È una sfida complessa – affermano dal Dipartimento Cure Primarie – ma continuiamo a lavorare per garantire ai cittadini un servizio dignitoso, perché la salute è un diritto fondamentale di tutti».
28 gennaio 2025