Caos Trenord, i pendolari del Sud Milano e Lodigiano insorgono: il treno delle 8.56 è stato cancellato, un' ora di attesa per quello dopo

«Senza Quadruplicamento, il servizio pubblico non sarà mai garantito», denunciano i viaggiatori, chiedendo interventi urgenti a Regione Lombardia e RFI

Il Comitato Viaggiatori e Pendolari del sud-Milano e Lodigiano lancia un grido d'allarme riguardo alla situazione critica dei trasporti ferroviari nella zona. In una comunicazione inviata alla nostra redazione quest amattina, il Comitato ha espresso forte preoccupazione per i disservizi continui e la mancanza di soluzioni strutturali.

«Dateci per favore una mano, qui non è garantito il servizio pubblico e senza Quadruplicamento, non lo potrà mai essere», affermano i rappresentanti del Comitato, sottolineando come i pendolari paghino regolarmente l'abbonamento mensile per un servizio che definiscono «da sempre incerto».

La cancellazione del treno delle 8:56 per Lodi, annunciato con ritardi crescenti e poi soppresso senza motivazione, ha scatenato il caos e un'attesa di un'ora per il treno successivo, anch'esso con ulteriori ritardi. «Occorre il Quadruplicamento Tavazzano-Lodi! Il sud Milano non ha modo di garantire altre soluzioni di viaggio oltre i Suburbani, senza deviatoi attivi, siamo in un collo di bottiglia!», tuonano i pendolari, evidenziando la vulnerabilità del sistema e l'impatto negativo sulla vita quotidiana.

Il Comitato punta il dito contro la Regione Lombardia, chiedendo un intervento deciso nel Tavolo Tecnico di Ascolto con RFI. «RFI ha questo progetto in VALUTAZIONE (sia la fermata Tolstoy che il quadruplicamento): perché Regione Lombardia NON LI CHIEDE ESPRESSAMENTE nel Tavolo Tecnico di Ascolto con RFI ? Il costo per l'avvio del Progetto di Quadruplicamento sono già stanziati da Regione: davvero non capiamo questa indecisione», si legge nella nota.

La preoccupazione aumenta in vista del potenziamento del traffico merci previsto: «E tra poco arriverà il potenziamento delle merci....come pensate di pianificare un aumento delle merci senza quadruplicare questa tratta? Qui diventerebbe il far-west ogni giorno», avvertono i pendolari, chiedendo una pianificazione adeguata e investimenti infrastrutturali.

Il Comitato, che rappresenta un bacino di circa 63.000 viaggiatori giornalieri, chiede a Sindaci, Province e Prefetture di farsi portavoce delle istanze dei cittadini e sollecitare Regione, Trenord ed RFI a dare il via libera a quest'opera «indispensabile ed improcrastinabile».