"Hanno vinto i mattonari", il grido allarmante del consigliere regionale Paolo Micheli, referente sul territorio del Patto Civico
«Hanno vinto i “mattonari”», grida allarmato il consigliere regionale Paolo Micheli all'indomani della presentazione in Regione delle nuove modifiche sulla legge sul consumo del suolo. «Costruire ancora - commenta - non significa solo un immenso consumo di suolo, ma c'è il rischio fondato che interi paesi e città si riempiranno di scheletri di palazzi incompiuti e uffici disabitati come sta già accadendo, ad esempio a Segrate e in altre città dell'Est Milano. Farò lotta dura presentando emendamenti e mettendomi di traverso in ogni modo a questa legge scandalosa».

«Hanno vinto i “mattonari”»,
grida allarmato il consigliere regionale Paolo Micheli, referente sul
territorio del Patto Civico per Ambrosoli. Un tema - quello del
“consumo del suolo” - molto caro al consigliere segratese,
capogruppo della lista civica Segrate Nostra, da sempre paladina di
battaglie contro la cementificazione del territorio. E puntualmente,
all'indomani della presentazione in Commissione Territorio e
Infrastrutture delle nuove modifiche sulla legge sul consumo del
suolo apportate - secondo i rappresentanti della maggioranza - per
sostenere l’industria edile, Micheli dichiara in un comunicato
stampa: «il progetto di legge contiene blande norme sul contenimento
del mattone. E anche in Martesana il nuovo progetto di legge – che
dovrebbe contrastare il consumo del suolo – porterà nei prossimi
tre anni, al contrario, alla cementificazione selvaggia».
E poi spiega: «un esempio:
per il consumo di terreno agricolo è previsto un aumento del costo
di costruzione puramente simbolico del 5 per cento, insufficiente a
scoraggiare speculazioni. Ma il piatto forte sta nel dare il via
libera nei prossimi tre anni a tutte le edificazioni previste nei Pgt
dei comuni lombardi, prevedendo - come incentivo a favore dei piani
attuativi - la dilazione di importi dovuti agli enti locali in sei
rate trimestrali e il versamento della prima rata un anno e mezzo
dopo la firma della convenzione. L’esame dei Pgt ha rilevato che
essi già prevedono nuove costruzioni sufficienti a ospitare quasi un
milione di nuovi abitanti e a cementificare un'area grande tre volte
Milano. Se la legge passerà, col testo blindato dalla maggioranza,
quello che accadrà è che tutte queste nuove edificazioni saranno
avviate ai danni di migliaia di ettari di suolo in gran parte
agricolo. Perché ben pochi proprietari dei terreni, da qui a fine
2017, rinunceranno alla possibilità di realizzare l'enorme guadagno
che deriva dalla trasformazione dei loro campi da agricoli a
edificabili. Presenteranno i piani, sottoscriveranno le convenzioni e
inizieranno a costruire».
Inoltre, sempre a detta di Micheli, tutto
ciò non risolverà affatto la crisi dell'edilizia. «Costruire
ancora non significa solo un immenso consumo di suolo nei prossimi
tre anni – commenta - ma c'è il rischio fondato che interi paesi e
città si riempiranno di scheletri di palazzi incompiuti e uffici
disabitati come sta già accadendo, ad esempio a Segrate e in altre
città dell'Est Milano. I portali più diffusi indicano che già oggi
in Lombardia ci sono circa 150mila abitazioni in vendita, tra nuovo e
usato, ma mancano gli acquirenti. E dietro a tutti gli edifici
incompiuti o invenduti vi sono immobiliari in crisi, fornitori non
pagati e imprese edili portate al fallimento. Ciò che serve –
continua Micheli – è una moratoria al consumo di suolo per rifare le
regole, stabilire le priorità e fermare la mancanza di un’effettiva
ragionevole programmazione. Ma nel centrodestra – conclude Micheli,
agguerrito più che mai su questo aspetto - hanno vinto ancora i
signori del mattone. Ma non è ancora finita, farò lotta dura
presentando emendamenti e mettendomi di traverso in ogni modo a
questa legge scandalosa».
Cristiana Pisani