Una nuova prospettiva per la gestione delle strutture comunali

Secondo Antonio Falletta ex sindaco di Peschiera Borromeo, «creando sinergie tra le risorse disponibili e le esigenze della comunità, si potrebbero realizzare grandi miglioramenti»

Nel tessuto urbano, dove il cuore pulsante della comunità si riflette in ogni campo sportivo, impianto, teatro e palestra, emerge un problema persistente che mina la fruizione di queste risorse da parte dei cittadini. La pratica comune di affidare la gestione di tali strutture a soggetti esterni tramite bandi di lunga durata ha portato a un ciclo di delusioni e lunghe contese, lasciando i cittadini a pagare il prezzo di una gestione inefficace e disattenta.

Troppo spesso, questi bandi contengono clausole ambiziose che impegnano i gestori futuri a implementare migliorie strutturali a loro spese. Tuttavia, la realtà è ben diversa, con molte di queste promesse rimaste inadempiute a causa delle difficoltà economiche del settore. Gli operatori, affrontando costi di gestione in costante aumento e mancanza di risorse finanziarie, non sono in grado di mantenere gli impegni presi, scatenando controversie legali che si trascinano a discapito dei cittadini.

La soluzione a questo dilemma, risiede in un cambio radicale di prospettiva nella gestione delle strutture comunali: adottare bandi di gestione più brevi, limitati a periodi biennali al massimo. Tale approccio consentirebbe una maggiore flessibilità e supervisione frequente, evitando la stagnazione delle promesse non mantenute.

Per fare ciò è necessaria un'inversione delle responsabilità finanziarie. Piuttosto che gravare sugli operatori privati la spesa per ristrutturazioni, ampliamenti e miglioramenti degli impianti comunali, dovrebbe essere a carico del comune stesso, che  investirebbe in queste necessarie migliorie. Questa modifica non solo garantirebbe un migliore mantenimento delle strutture, ma libererebbe anche gli operatori dalle pressioni finanziarie e consentirebbe loro di concentrarsi sull'offerta di servizi di alta qualità per la comunità.

Parallelamente, per reperire i fondi necessari sarebbe funzionale  istituire strutture interne nelle amministrazioni comunali, capaci di intercettare i fondi disponibili a livello regionale, nazionale e europeo. Questo Ufficio svolgerebbe un ruolo chiave nella pianificazione e nell'attuazione di progetti di ristrutturazione. Creando sinergie tra le risorse disponibili e le esigenze della comunità, si potrebbero realizzare grandi miglioramenti senza oneri eccessivi sugli operatori o sui cittadini.

È giunto il momento di abbracciare una nuova visione per la gestione delle strutture comunali, ponendo l'accento sulla responsabilità pubblica, sulla flessibilità e sulla creazione di strutture interne ai Comuni agili. Solo così potremo garantire un utilizzo ottimale delle risorse, offrendo ai cittadini luoghi e servizi di qualità a costi contenuti per i cittadini.

Antonio Falletta