Addio a Francesco Alberoni “il sociologo dell'amore”: aveva 93 anni. Il ricordo di Carla Bruschi: «Peschiera lo accolse a braccia aperte»

Da questa mattina, mercoledì 16 agosto, presso il Policlinico di Milano, è stata allestita la camera.nI funerali si terranno sabato 19 agosto alle 11:00 nella chiesa di Sant'Ambrogio a Milano.

Carla Bruschi e il professor Alberoni sul palco del Cinema Teatro De Sica

Carla Bruschi e il professor Alberoni sul palco del Cinema Teatro De Sica San Valentino, 14 febbraio 2010

Carla Bruschi e il professor Francesco Alberoni al teatro comunale di Peschiera Borromeo

Brando Giorgi legge "I dialoghi degli amanti" di Francesco Alberoni - Peschiera Borromeo 14.02.2010

Giorgia Meloni: «Grazie professore»

Milano, 14 agosto 2023. Il sociologo, giornalista e scrittore Francesco Alberoni è morto all’età di 93 anni a Milano, in seguito a dei problemi renali, mentre era ricoverato al Policlinico. Francesco Alberoni è stato un sociologo di grande importanza, che ha dedicato la sua carriera allo studio dei movimenti collettivi e delle dinamiche amorose. I suoi contributi hanno influenzato molti campi di ricerca e hanno fornito una nuova comprensione dei processi sociali. Durante la sua vita, Alberoni si è impegnato a condividere le sue conoscenze e le sue scoperte con il pubblico e i suoi studi sono stati molto apprezzati sia dagli accademici che dal grande pubblico. La sua morte lascia un vuoto nella comunità scientifica, ma il suo lascito continuerà ad essere un punto di riferimento importante per gli studiosi e gli appassionati del suo lavoro. Con la sua scomparsa, la comunità accademica ha perso un pensatore brillante e un grande studioso, ma il suo ricordo continuerà a vivere attraverso il suo lavoro e attraverso le persone che sono state influenzate e ispirate da lui nel corso degli anni. La sua eredità continuerà ad essere un punto di riferimento per le future generazioni di sociologi e ricercatori che continueranno a studiare e ad approfondire le tematiche da lui affrontate.

Di lui un pensiero commosso di Carla Bruschi che come assessore del Comune di Peschiera Borromeo il 14 febbraio 2010 ospitò al Teatro De Sica il professore Francesco Alberoni. Il sociologo per l’occasione presentò il suo nuovo e originale romanzo “Dialogo degli amanti”, Brando Giorgi, attore protagonista della fiction “Caterina e le sue figlie 3”, trasmessa su Canale 5 lesse alcuni passaggi, e di seguito si tenne un dibattito sui contenuti del romanzo, ambientato in un prossimo futuro, dove le manipolazioni genetiche e le neuroscienze minacciano l’autenticità dell’individuo e l’unità della specie umana. Il messaggio del romanzo, l’Amore Totale, fondato sulla verità e sulla libertà, secondo Alberoni costituisce il modello da contrapporre alle spinte alienanti e degenerative che la scienza, l’industria e la volontà di potenza stanno producendo sulla società e sulla natura dell’uomo. «Apprendo con immenso dolore della scomparsa del grande scrittore ma soprattutto amico Francesco Alberoni – dice Carla Bruschi del professore scomparso l’altro giorno -. Si grande amico perché ho avuto l’onore di colloquiare spesso con lui di andare parecchie volte a cena nella sua casa di Milano insieme anche alla moglie Rosa. Quando lo invitai a Peschiera Borromeo a presentare il suo libro non se lo fece dire due volte, accetto subito con piacere. Io ero appena stata nominata assessore e fu davvero un grosso regalo per la Città averlo tra noi. Il Cinema Teatro De Sica gremito in ogni ordine di posti lo accolse a braccia aperte e rimase incantato dalle sue parole sull’Amore. Per Alberoni l’Amore era tutto, tanto da trasmettermi i suoi concetti che da quel momento divennero il filo conduttore anche dei miei quadri. Il suo aspetto così elegante quasi nobile, il suo accento emiliano come il mio, il suo parlar di Amore lo renderanno immortale. Ho sempre creduto che Peschiera meritasse di più ho sempre cercato di aiutare questa Città a diventare grande degna, importante, quale deve essere una città alle porte di Milano. Portando Alberoni qui avevo dato inizio a questa grande ambizione».

Francesco Alberoni è nato il 31 dicembre 1929 a Borgonovo Val Tidone, una cittadina nella provincia di Piacenza, durante il periodo fascista noto come il Ventennio. Nonostante sia cresciuto durante la Seconda Guerra Mondiale, Alberoni non ha partecipato direttamente al conflitto poiché aveva solo 15 anni quando è terminato. Sin da giovane, Alberoni ha sviluppato una passione per lo studio, focalizzandosi nella filosofia e nella psicologia, mentre nutriva una forte repulsione per la politica.

Le sue conoscenze sulla storia e sulla politica sono state influenzate dai racconti di un amico, il cui padre era un comunista ben informato sui segreti del partito. Attraverso queste fonti, Alberoni ha appreso gli orrori dei campi di sterminio nazisti, i massacri di contadini, le violenze commesse dalla GPU (la polizia segreta sovietica), le purghe staliniane, l'assassinio di Trotsky e il massacro degli anarchici spagnoli.

Nonostante il suo interesse per la filosofia, Alberoni non ha potuto iscriversi a tale corso di studi a causa della scelta di frequentare un liceo scientifico. Di conseguenza, ha deciso di intraprendere gli studi di Medicina all'Università di Pavia, con l'obiettivo di diventare uno psichiatra. A soli vent'anni, ha già letto le opere di Freud, Abraham, Melanie Klein e ha persino tenuto la sua prima conferenza sulla psicoanalisi all'Università di Pavia, di fronte a professori e studenti.

Durante gli studi universitari, Alberoni ha avuto l'opportunità di diventare allievo di Sir Ronald Fisher, noto statistico e matematico, ma nonostante ciò il suo interesse è sempre rimasto focalizzato sulla psicologia. Nel 1960, ha iniziato a insegnare psicologia presso l'Università Cattolica di Milano, fondata da padre Agostino Gemelli. Questo è stato l'inizio della sua carriera accademica e del suo impegno nel campo della psicologia.

Francesco Alberoni, definito il sociologo dell'amore, ha dimostrato che l'amore può essere oggetto di studio sociologico. Il suo successo internazionale è stato incentrato sull'analisi dell'innamoramento e sul suo potere di infondere un'energia straordinaria negli individui. Alberoni ha avuto una lunga carriera accademica e ha affrontato anche altri fenomeni sociali come il divismo, l'immigrazione e il consumismo nei suoi studi.

Nel suo libro "Statu Nascenti" del 1968, Alberoni descrive l'emergere di momenti creativi nell'agire umano, definendo questi momenti come lo "stato nascente" che rappresenta una forza rivoluzionaria nella storia. Alberoni esamina l'evoluzione dei processi sociali fondamentali, come l'incontro con l'altro, la conversione e la partecipazione politica, e i loro effetti sulla società. Inoltre, analizza le reazioni al consumismo e il cambiamento dei rapporti economici e comportamentali nella società di massa, nonché la nascita di culti e movimenti di protesta.

L'intuizione di Alberoni è scientificamente convincente, poiché riflette sull'origine dei momenti collettivi, ma al contempo si adatta anche all'applicazione di questi principi al campo dei sentimenti, diventando una questione ampiamente sentita a livello popolare. È evidente la formazione medica e la profonda preparazione psicologica di Alberoni, nonché l'influenza del contesto storico in cui si trova. È l'inizio del postmoderno, con l'uscita del manifesto di Jean-François Lyotard sulla condizione postmoderna, e la sociologia, afflitta da una crisi d'identità, si sta concentrando sempre più sul privato. Si rivolgono alle problematiche del cambiamento sociale e pongono l'individuo al centro, in una società sempre più frammentata e difficile da comprendere. Alberoni merita quindi il merito di aver anticipato l'esigenza di occuparsi dell'individualizzazione come fenomeno crescente e inevitabile della tarda modernità.

Nel 1968, il narratore diventa rettore dell'Università di Trento dopo che il movimento studentesco ha costretto i docenti a dare le dimissioni. Il narratore era affascinato dal compito non per il ruolo di rettore, ma per interesse nei movimenti. Nel 1970, si dimette a causa della paura degli scontri tra studenti e polizia e perché è disgustato dalle nuove matricole che non corrispondono al concetto di un vero movimento.

Nel 1997, Alberoni è stato uno dei fondatori dell'IULM di Milano e il primo rettore fino al 2001. Ha anche ricoperto la carica di consigliere d'amministrazione della Rai dal 2002 al 2005 e presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 2002 al 2012. È famoso anche per la sua attività di editorialista, con la rubrica "Pubblico & Privato" che ha tenuto per quasi trent'anni sul Corriere della Sera. Nel 1979 ha pubblicato un libro che lo ha reso una figura di spicco nella cultura, "Innamoramento e amore", che ha venduto un milione di copie in tutto il mondo. La sua attività editoriale continuò con una serie di libri di successo come L’amicizia (1984), L’erotismo (1986), L’altruismo e la morale (1989), Gli invidiosi (1991), Il volo nuziale (1992), Ti amo (1996), La speranza (2001), Sesso e amore (2006), fino al più recente L’amore e gli amori (2017). In questa serie di libri dell'autore Alberoni, vengono affrontati diversi argomenti legati all'amore e alle relazioni umane, partendo dall'iniziale Innamoramento e amore fino al più recente L'amore e gli amori. L'autore fa riferimento alla società liquida di Bauman e all'idea di amore come caratteristica di una società solida. Alberoni descrive l'intricata dinamica delle relazioni amorose, sottolineando la centralità dell'innamoramento come momento rivoluzionario che coinvolge due persone e le loro vite. Terminare un amore è sempre un problema complesso, anche se coinvolge solo due persone.

Fino al 2011, l'autore ha scritto regolarmente ogni lunedì sul Corriere della Sera, ma successivamente ha deciso di collaborare con il giornale Il Giornale. Nel suo nuovo ruolo, ha affrontato una vasta gamma di temi attuali che hanno coinvolto l'Italia nella sua rubrica chiamata "L'articolo del lunedì". Successivamente, il 15 febbraio 2015, la rubrica è stata spostata alla domenica, diventando "L'articolo della domenica".

Durante la sua esperienza presso Il Giornale, l'autore ha espresso chiaramente la propria opinione sui due vincitori delle elezioni politiche del 2018. Riguardo a Di Maio, l'autore afferma che egli ricopre il ruolo di direttore generale del movimento politico dei Cinque Stelle e la sua leadership è delegata e revocabile da Grillo, che rimane il vero leader e figura dominante. Per quanto riguarda Salvini, l'autore sottolinea che egli ha preso il controllo del partito Lega e la sua ascesa al potere è stata contraria a tutte le aspettative, a partire dal fondatore del partito, Umberto Bossi.

Successivamente, nella primavera del 2019, l'autore si è candidato per le elezioni europee con il partito Fratelli d'Italia, ma purtroppo non è stato eletto.

«Sono profondamente rattristata per la scomparsa di Francesco Alberoni, scrittore e figura fondamentale per le scienze sociali in Italia. La sua curiosità e la sua infinita dedizione mancherà a me e a tutta l'Italia. In questo momento di dolore mi stringo fortemente ai suoi cari. Grazie professore!». Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni ricordando il sociologo scomparso.

I funerali del sociologo Francesco Alberoni, famoso per le sue ricerche sui movimenti di massa e sui processi amorosi, si terranno sabato 19 agosto alle 11:00 nella chiesa di Sant'Ambrogio a Milano. La cerimonia funebre sarà aperta al pubblico, come indicato nelle volontà del defunto, che ha lasciato disposizioni ai suoi quattro figli: Paolo Giovanni Agostino, Margherita, Giulio e Francesca. I funerali di sabato rappresentano un'occasione per rendere omaggio a questo grande sociologo e per ricordare il suo contributo alla sociologia e alla comprensione delle dinamiche umane. Sarà un momento di condivisione e di riflessione sulle sue idee e sul suo impatto nel campo della sociologia.

Da questa mattina, mercoledì 16 agosto, presso il Policlinico di Milano, è stata allestita la camera ardente in memoria di Alberoni.