Ipertensione arteriosa maligna: una procedura innovativa all’ospedale di Vizzolo Predabissi

L’Asst Melegnano-Martesana ha raggiunto un importante traguardo nella cura dei pazienti affetti da questa grave patologia nella sua forma farmacologicamente resistente

Presso l’Ospedale Predabissi di Vizzolo è stata eseguita una procedura di denervazione renale per via percutanea, una tecnica mini-invasiva che rappresenta una vera e propria innovazione nel trattamento della ipertensione arteriosa maligna farmacologicamente resistente. La procedura, frutto della collaborazione multidisciplinare tra la Struttura Complessa di Cardiologia, diretta dal dott. Giuseppe Bacchioni, e la Struttura Complessa di Radiologia, diretta dal dott. Fabio Melchiorre, ha visto la sinergia delle migliori competenze e tecnologie disponibili. La denervazione renale consiste nell’interruzione delle fibre nervose del sistema nervoso simpatico localizzate all’esterno delle arterie renali. Questo approccio consente di ridurre l’iperattività del sistema simpatico, con un effetto diretto sulla diminuzione dei valori di pressione arteriosa nei pazienti. La procedura, ampiamente validata dalla letteratura scientifica e dalla pratica clinica internazionale, ha dimostrato di poter migliorare in modo significativo la qualità di vita dei pazienti affetti da ipertensione arteriosa maligna, particolarmente in quei casi refrattari alle terapie farmacologiche. «Questo traguardocommenta la direzione dell’Asst Melegnano-Martesana - rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra missione per garantire ai pazienti percorsi di cura innovativi, sicuri e personalizzati. Un ringraziamento speciale va alla Farmacia Ospedaliera, diretta dalla dottoressa Rita Cursano, con il prezioso contributo della dottoressa Alessandra Gilardini (responsabile del Settore Dispositivi Medici Specialistici in collaborazione con S.C. Gestione Acquisti), e ai colleghi della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione diretti dal dott. Giovanni Marino, con il supporto del dott. Davide Vailati (Responsabile del Blocco Operatorio) e del dott. Mario Crispino».