“Non ti azzardare!”: il Comune di San Donato Milanese scende in campo contro la ludopatia
Il sindaco ha firmato l’ordinanza che limita gli orari di utilizzo delle slot machine e sul tema l’Amministrazione lancerà una apposita campagna di sensibilizzazione

17 febbraio 2025
Un’ordinanza per integrare il “Regolamento comunale per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito”. L’ha firmata il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sociale ed economico di questa vera e propria piaga sociale. L’atto sindacale ha introdotto nuove restrizioni all’utilizzo delle slot machine negli esercizi pubblici della città. In particolare, l’uso delle “macchinette” sarà vietato in tre fasce orarie, ovvero, dalle 7:30 alle 9:30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21. Le violazioni sono punibili con sanzioni amministrative da un minimo di 25 euro fino a 500 euro. In caso di reiterate infrazioni, potrà essere disposta la sospensione dell’attività per un massimo di cinque giorni. I volumi di denaro investiti nel gioco d’azzardo a San Donato hanno raggiunto cifre considerevoli: nel 2023 sono stati spesi dai circa 59 milioni di euro, di cui 21 nel gioco fisico (gratta e vinci, lotterie con i tagliandi) e 38 milioni nel gioco online. Per questo, l’Amministrazione non solo ha deciso di adottare un nuovo regolamento per prevenire e contenere la diffusione del gioco in città, ma anche di avviare la campagna di sensibilizzazione “Non ti azzardare! Liberi dal gioco d’azzardo”, promuovendo comportamenti responsabili. «Stiamo lavorando di concerto con gli altri Comuni del Distretto, dove si proseguirà con l’emissione delle ordinanze, creando così un territorio più esteso dove, in alcuni orari, non sarà possibile usare i dispositivi per il gioco d’azzardo – dichiara l’assessora al welfare Francesca Micheli –. Seguiranno poi iniziative sinergiche per la prevenzione e la sensibilizzazione, grazie anche a una rete di Enti, terzo settore, associazioni e organizzazioni religiose, per un impegno collettivo volto a limitare l’abuso e proteggere le persone più vulnerabili».
17 febbraio 2025