Segrate, videosorveglianza: installate 25 telecamere tra Redecesio e il Centroparco
Micheli: «Entro la fine del mandato, avremo circa 200 telecamere attive che potranno facilitare e aiutare il prezioso lavoro che svolgono le nostre forze dell'ordine»

Nella foto, la telecamera controllo varchi di via Milano a Redecesio
Controlleranno i varchi, le vie e le aree più sensibili
Segrate più sicura grazie al nuovo e moderno impianto di videosorveglianza attivato dall'Amministrazione grazie al progetto "Luce 3" di riqualificazione dell'illuminazione pubblica.
Diciannove telecamere di ultima generazione, 16 fisse (di cui due che verranno utilizzate per il controllo dei varchi in via Milano e in via Redecesio) e 3 rotanti, più 6 vecchie telecamere analogiche recuperate e rimesse in funzione da una linea non utilizzata. In totale 25 telecamere già installate e pronte per entrare in servizio dal prossimo settembre dalla centrale operativa della Polizia Locale, nelle zone sensibili tra Redecesio e le sponde sud ed est del Centroparco:
nelle vie Milano, delle Regioni, Trento (nel piazzale della chiesetta
Sant'Ambrogio), via Redecesio (lungo la strada e lungo la pista
ciclabile), al parchetto di via Donizetti e al centro civico di via
Verdi. Altre iniziative di videosorveglianza sono in fase avanzata di realizzazione a Novegro e lungo la Cassanese, grazie alle collaborazioni con Città Metropolitana e il Gruppo Cap, e nei restanti quartieri al termine degli interventi di cablaggio con la fibra ottica ultra veloce della società Open Fiber. «Con
l'installazione di queste ulteriori 25 telecamere potremo monitorare
un'altra importante zona della città e gli accessi da Redecesio,
prevenendo o individuando eventuali attività illecite – commenta il sindaco Paolo Micheli
-. A conclusione di tutti questi progetti legati alla
videosorveglianza, entro la fine del mandato, avremo circa 200
telecamere attive che potranno facilitare e aiutare il prezioso lavoro
che svolgono le nostre forze dell'ordine. Il tema della sicurezza era ed è al centro del nostro mandato».