Melegnano, polenta, funghi o gorgonzola, la polemica è servita
Progetto Melegnano ha segnalato alcune anomalie, che l'amministrazione è chiamata a spiegare, fra cui l'esenzione dei canoni dovuti all'amministrazione

La polemica politica a Melegnano è esplosa la mattina del 29
novembre, quando l'ex sindaco Rodolfo Bertoli, l'ex vicesindaco Ambrogio Corti,
l'ex assessore Marialuisa Ravarini e Lorenzo Pietrabissa hanno anticipato i
contenuti dell'interpellanza sul caso delle sagre che si tengono nel fossato
del castello (polenta, funghi e tartufo e gorgonzola). I quattro membri dell'opposizione
hanno esercitato le prerogative del
consigliere comunale, richiedendo all'esecutivo di fare chiarezza sulle sagre
in questione, che sono state esentate dal pagamento del canone unico comunale.
Dopo aver esaminato i documenti forniti dagli organizzatori al Comune, Progetto
Melegnano ha segnalato alcune anomalie, che l'amministrazione è chiamata a
spiegare. In questi giorni in città non si fa che parlare di questa vicenda, le
sagre hanno portato a un vibrante dibattito in paese, c’è chi le osteggia e chi
le decanta. In questa Interpellanza rivolta alla Giunta Bellomo, sono riportate
tutte le perplessità riguardo le feste organizzate da una Società a
Responsabilità Limitata, invece che da un'Associazione no profit come
inizialmente si era pensato. Inoltre, l’ex sindaco Bertoli ha sollevato la
questione sull'interesse pubblico che queste manifestazioni possono avere,
osservando come in passato l'amministrazione abbia organizzato appuntamenti
simili facendo pagare regolarmente il dovuto. Infine i quattro membri della
minoranza, hanno anche affermato che le sagre non hanno portato grandi benefici
alle attività economiche locali, alcune delle quali hanno persino lamentato la
concorrenza. Secondo gli interpellanti anche se le sagre hanno attratto un gran
numero di visitatori, ci sono stati a diversi disagi per i residenti del luogo,
come il rumore eccessivo e la congestione del traffico.