Consiglio Regionale della Lombardia, approvata con un voto unanime legge che rafforza le misure di contrasto alla criminalità
Fra gli aspetti chiave, il recupero e il riutilizzo dei beni confiscati, il rafforzamento delle norme sul contrasto all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro, il cosiddetto caporalato, nonché all’usura, all’estorsione e alle crisi da sovraindebitamento.

Milano, 6 dicembre 2022. Dopo sette anni viene integrata e rafforzata, con un voto unanime del
Consiglio regionale, la legge sulla prevenzione della criminalità
organizzata (la n.17 del 2015), “alla luce anche
della crescente capacità imprenditoriale della criminalità organizzata,
in particolare nei momenti di crisi economica”, come ha osservato Monica Forte, Presidente della Commissione Speciale Antimafia e relatrice del testo insieme a Francesca Ceruti, Consigliere Segretario della Commissione Affari istituzionali. Tra gli elementi cruciali della legge, il potenziamento degli aspetti di programmazione:
si prevede infatti che la Giunta Regionale predisponga ogni tre anni un
piano integrato delle azioni regionali in attuazione degli scopi della
legge, con indicazione delle risorse finanziarie e organizzative
dedicate e delle strutture regionali responsabili. Fra gli aspetti chiave, il recupero e il riutilizzo dei beni confiscati,
anche attraverso il piano strategico di legislatura per i beni
confiscati, aggiornato annualmente; le misure volte a incentivare la trasparenza degli appalti e dei contratti pubblici e la razionalizzazione delle stazioni appaltanti.
«Un testo che rende merito al quinquennio di lavoro della Commissione Speciale e dà risposte concrete alle esigenze di maggiore attualità e che necessitano di risposte e azioni tempestive» ha sottolineato Monica Forte.
«La legge era innovativa già nella sua prima formulazione – ha aggiunto Francesca Ceruti- ma
oggi recepisce contenuti migliorativi dettati e suggeriti da una fase
economica critica, nella quale è necessaria un’azione di prevenzione
ancora maggiore da parte delle istituzioni».
La legge rafforza le norme sul contrasto all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro, il cosiddetto caporalato, nonché all’usura, all’estorsione e alle crisi da sovraindebitamento. Si prevede anche l’istituzione di un fondo regionale
destinato a dare supporto a soggetti sovra indebitati o vittime di
richieste usurarie e la creazione di un apposito tavolo di lavoro. Viene introdotta la tutela dei soggetti fragili,
quali i minori provenienti da contesti familiari disgregati e gli
anziani possibili target di truffe, in favore dei quali si prevede la
promozione di attività informative e di assistenza materiale,
psicologica e legale. Vengono inoltre normati i rapporti con l’associazionismo
e il volontariato, attraverso l’introduzione di un registro regionale
degli enti che operano nel settore dell’educazione alla legalità, per
facilitare i rapporti con l’istituzione regionale. Lo stanziamento finanziario prevede, per l’anno
2023, una cifra di 2 milioni e 800mila euro (1 milione e 600mila per il
2024) per il recupero e il riutilizzo degli immobili confiscati alla
criminalità; 94mila e 800 euro per il 2023 e 100mila per il 2024 per le
azioni di educazione alla legalità; 110mila euro per la piattaforma
informatica antiusura; 50mila per il 2023 e 25mila per il 2024 per il
monitoraggio dei fenomeni di illegalità di stampo mafioso ed infine
30mila euro destinati alla formazione specifica per Enti locali e Terzo
settore con particolare riguardo al recupero dei beni confiscati.