Peschiera, intervista a Marco Malinverno che rompe il silenzio: «Pd inaffidabile, Accosa(FdI) responsabile del caos e della disgregazione»
L’ex candidato sindaco e attuale consigliere comunale esprime apertamente le sue preoccupazioni riguardo alla situazione politica cittadina, evidenziando contraddizioni, accordi segreti e prospettive future di cambiamento
«Situazioni politiche e amministrative nel Comune estremamente gravi»
In questa intervista, Marco Malinverno ex candidato sindaco e attuale
consigliere comunale del Gruppo misto, interviene a gamba tesa sulle vicende
amministrative di Peschiera Borromeo e sui risvolti politici locali in vista
delle elezioni comunali di giugno.
«Pd partito inaffidabile, la vicesindaca Accosa responsabile del caos e
del processo di disgregazione».
La ringrazio per aver accettato questa intervista. Vorrei cominciare chiedendole cosa l'ha spinta a fare questa dichiarazione così decisa riguardo alla situazione politica locale?
(M.M.) Buongiorno, è un piacere essere qui. La mia decisione è stata
motivata dalla gravità della situazione politica e amministrativa che
attualmente attraversa la nostra città. Ho sentito l'urgente necessità di
esprimermi pubblicamente riguardo a ciò che sta accadendo e alle relative
responsabilità politiche.
È evidente a tutti che coloro che hanno esperienze di governo cittadino, che gli
attuali amministratori, non solo non sono stati capaci di mantenere le promesse
elettorali, ma hanno anche aggravato la situazione creata dalla precedente
amministrazione Molinari guidata da Peschiera Riparte.
Potrebbe spiegarci quali sono i principali problemi che ha riscontrato all'interno del Comune?
(M.M.) Certamente. Negli ultimi due anni e mezzo abbiamo assistito a una serie di dimissioni da parte dei vertici amministrativi e dei dipendenti, che hanno scelto di lasciare l'ente per altri enti. Questo fenomeno è stato accompagnato da un generale senso di caos e disgregazione che ha influenzato diversi settori, come la ragioneria, i lavori pubblici e il personale.
Quali ritiene siano le cause di questa situazione?
(M.M.) Ritengo che la leadership della Sindaca Accosa abbia contribuito ad accelerare questo processo di disgregazione. La gestione della vicenda relativa ai premi incentivanti e alle ore straordinarie ha creato tensioni interne tra i dipendenti, alimentando ulteriormente il caos. Questa situazione di caos è quella che ha portato alla vergognosa vicenda del non ottenimento dei 16 milioni e mezzo di finanziamento a fondo perduto per la ristrutturazione delle nostre scuole. Ma questo caos ha una radice nel modo di intendere la politica locale che parte dall’accordo segreto e truffaldino, poi dichiarato apertamente ma solo dopo la morte del sindaco Moretti, tra Peschiera Riparte e il centro destra. I voti fatti confluire da Peschiera Riparte sul candidato sindaco del centro destra al ballottaggio sono frutto di un accordo politico sottoscritto in 10 punti che riguardavano la disponibilità ad agire in continuità con la politica della precedente amministrazione Molinari.
Riguardo questo accordo “segreto” tra Peschiera Riparte e il centro destra. Potrebbe spiegarci meglio la sua posizione in merito?
(M.M.) Certamente. Si tratta di un accordo che è stato sottoscritto in 10 punti, riguardante la continuità con la politica della precedente amministrazione Molinari. Tuttavia, il venir meno del garante di questo accordo e la mancata approvazione del Piano di Governo del Territorio hanno contribuito a creare ulteriori tensioni politiche.
Qual è la sua posizione riguardo al Partito Democratico e a Peschiera Riparte?
(M.M.) Personalmente,
ritengo che il comportamento del Partito Democratico e di Peschiera Riparte sia
stato paradossale e incoerente. Come è possibile che il Partito Democratico e
Peschiera Riparte, a fronte delle dimissioni del consigliere di Forza Italia
Mario Orfei, si ritrovino insieme nel fare un comunicato che denuncia lo
spostamento verso destra dell’attuale governo locale? Ma il PD si ricorda che
due anni e mezzo fa Peschiera Riparte ha fatto votare al ballottaggio per il
candidato sindaco voluto e proposto innanzitutto da Fratelli d’Italia? Oltretutto
Forza Italia non aveva e non ha nessun assessore nella giunta guidata da
Fratelli d’Italia, pertanto lo sbilanciamento a destra dell’attuale
amministrazione risale fin dal primo giorno del suo insediamento. Ma all’epoca
Peschiera Riparte era ben contenta di astenersi o votare a favore di tutte le
delibere di questa giunta.
Mentre in passato hanno sostenuto posizioni contrarie, ora sembrano convergere
su alcuni punti, dimostrando una certa instabilità politica. Un caos politico
fatto di riposizionamenti e dichiarazioni totalmente in contraddizione con
quanto detto e fatto precedentemente.
Due anni e mezzo fa, ho sostenuto la necessità di uscire dagli schemi rigidi
destra-sinistra e ho proposto una politica dei fatti. In quel periodo, ho
ricevuto il sostegno da parte di una coalizione di liste civiche e dal PD,
forze che, seppur idealmente distanti, condividevano simili programmi. Durante
quel periodo, il PD ha votato in Consiglio Comunale delibere e ha proposto
mozioni insieme a me su diversi aspetti della politica amministrativa.
Tuttavia, Peschiera Riparte, insieme al centro destra, ha costantemente votato
contro tutte le proposte fatte dal PD e da me. Allo stesso tempo, esternamente,
il PD ha deciso di non sottoscrivere mai volantini e manifesti a mia firma e
delle liste civiche che mi sostenevano, come Peschiera Partecipa, L’Impronta e
Peschiera+Viva. Questo comportamento appare chiaramente paradossale e
inspiegabile al momento, ma in realtà riflette la volontà dell’attuale
dirigenza PD di riallacciare i rapporti con Peschiera Riparte. Infatti, a
partire dal mese di dicembre 2023, il PD ha convocato una serie di riunioni in
vista delle imminenti elezioni amministrative di giugno, coinvolgendo Movimento
5 Stelle, Peschiera Partecipa, Peschiera Riparte e componenti della ex lista di
Isabella Rosso. Curiosamente, a questi incontri non è mai stato invitato né io,
né L’Impronta, né Italia Viva. Questo atteggiamento di arroccamento su
posizioni di retroguardia è difficile da spiegare, specialmente nel 2024,
quando ci si dovrebbe aspettare un approccio più progressista e innovativo alla
politica cittadina.
Aveva annunciato le
sue dimissioni da Consigliere comunale, sono rientrate?
(M.M.) Ho preso la decisione di annullare le mie dimissioni dalla carica di
consigliere comunale dopo aver annunciato in Consiglio Comunale, in seguito al
rigetto della mozione di sfiducia alla giunta guidata da Stefania Accosa. È
importante per me far sapere ai cittadini che mi hanno votato come candidato
sindaco che ritengo le attuali situazioni politiche e amministrative nel Comune
estremamente gravi, richiamando alla piena responsabilità politica e
amministrativa.
Cosa intende fare da qui in avanti?
(M.M.) Da oggi in avanti, mi sento libero da vincoli di mandato elettorale e non considero più il PD un partito affidabile. Mi rivolgerò direttamente alle persone che credono in una politica basata sui bisogni della comunità e su un programma serio e realizzabile. Sarà una chiamata alle intelligenze e alle volontà per un cambiamento positivo nella nostra città.
Giulio Carnevale