San Donato Milanese introduce l'imposta di soggiorno: incontro con le attività ricettive

A partire dal primo marzo, sarà applicata un’imposta ai non residenti che pernotteranno in città in una struttura ricettiva fino a un massimo di 14 pernottamenti consecutivi

Ieri mattina, il Sindaco di San Donato ha tenuto un importante incontro presso il Municipio per illustrare i dettagli dell'imposta di soggiorno che sarà introdotta a partire dal prossimo mese di marzo per i non residenti che pernotteranno nelle strutture ricettive della città.

L'obiettivo principale di questa nuova tassa è quello di migliorare i servizi pubblici e promuovere interventi per il recupero e la conservazione del patrimonio culturale e ambientale, assicurando nel contempo gli equilibri di bilancio comunale. Saranno coinvolti i non residenti che pernottano in una delle 74 strutture ricettive presenti a San Donato.

In previsione dell'introduzione di questa nuova imposta, il Sindaco ha incontrato i titolari e i rappresentanti di alberghi, residence, B&B e affittacamere per illustrare loro i dettagli e le formalità relative all'imposta stessa. Sarà compito di queste attività ricettive gestire l'incasso dell'imposta da parte del cliente e curare il versamento a favore del Comune tramite la piattaforma digitale SoggiorniAmo.
L'imposta di soggiorno è stata istituita dal Consiglio Comunale con la delibera 55/2023, mentre le tariffe sono state definite dalla Giunta con la delibera 178/2023.

A partire dal primo marzo, questa imposta sarà applicata ai non residenti che pernotteranno in città in una struttura ricettiva fino a un massimo di 14 pernottamenti consecutivi.
Il regolamento che ha istituito l'imposta prevede una serie di esenzioni, tra cui i minorenni, i portatori di handicap non autosufficienti, i malati che devono effettuare terapie in strutture sanitarie della Città Metropolitana di Milano, gli accompagnatori di degenti ricoverati presso le stesse strutture e i volontari del sociale in servizio durante eventi o emergenze.

Le tariffe dell'imposta variano a seconda delle categorie e delle strutture ricettive, considerando le caratteristiche e i servizi offerti. Questa varia da un minimo di un euro fino a un massimo di cinque. Ad esempio, le tariffe previste vanno da 2 euro per B&B, affittacamere, residence e hotel a 3 stelle, fino a 3 euro per gli hotel a 4 stelle.

Il sindaco Francesco Squeri ha dichiarato: «Le numerose presenze temporanee a San Donato da parte dei non residenti, sebbene rappresentino una risorsa significativa per l'indotto e l'economia cittadina, comportano spese aggiuntive a carico del bilancio comunale. Sulla base di questa considerazione, abbiamo deciso di introdurre l'imposta di soggiorno che garantirà alla città introiti destinati al miglioramento dei servizi e degli interventi per il recupero, la conservazione e la fruizione del nostro patrimonio culturale e ambientale sia per i visitatori sia per i residenti».
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Foto di ming dai da Pixabay