Nell’ultimo decennio anche la pubblica amministrazione ha dovuto fare i conti con il processo di digitalizzazione. Le nuove tecnologie sono state implementate per fornire ai cittadini un servizio più veloce, efficiente e sicuro.

In questo frangente lo sviluppo da parte dell’Agenzia di un nuovo strumento tecnologico è stato decisivo. Parliamo di S.M.A.R.T, acronimo di “Statistiche, monitoraggio e analisi della raccolta territoriale del gioco pubblico”, che ha consentito a regioni e comuni di contrastare in modo significativo il gioco illegale e in parte anche il fenomeno della ludopatia.

L’app consente di impostare automaticamente gli orari di apertura e chiusura dei giochi e valutare i punti vendita che non rispettano la normativa locale in merito. È possibile anche tracciare, e di conseguenza bloccare, attività ludiche che si svolgono in luoghi sensibili, frequentati cioè da giovani. 

D’altra parte oggi, i siti di gioco che ricevono la licenza ADM sono anch’essi sottoposti a rigidi controlli e obbligati a soddisfare requisiti specifici. In primis, i portali devono essere dotati di sistemi di crittografia avanzata e di un metodo d’identificazione valido per la registrazione dell’utente. A quest’ultimo va assicurata massima tutela, che passa per il rispetto degli standard richiesti dal GDPR, ma anche per la pubblicazione di informazioni chiare e precise che regolano la privacy.

In sintesi, i modelli tecnologici promossi da ADM hanno consentito ai portali ludici di semplificare il rapporto tra il cittadino e i servizi d’intrattenimento. Allo stesso tempo tale rapporto è anche controllato, con il fine di evitare conseguenze di una sua deriva, che avrebbero ripercussioni serie sia per la salute del cittadino che per quella dello Stato.