Strage di Vergarolla, proposta una giornata nazionale per ricordare i martiri di Pola: 18 agosto

Un'iniziativa della deputata di Fratelli d'Italia Nicole Matteoni, per onorare le 100 vittime di cui solo 64 ritrovate, e mantenere viva la memoria di una delle stragi più dimenticate della storia italiana

Pola, la lapide a testimonianza dell'eccidio titino

Pola, la lapide a testimonianza dell'eccidio titino

Nicole Matteoni

Nicole Matteoni

Il 18 agosto 1946, la spiaggia di Vergarolla a Pola fu teatro di una delle più gravi stragi avvenute in Italia nel dopoguerra. Durante una gara di nuoto organizzata dalla società nautica Pietas Julia, un'esplosione devastante causata da ordigni bellici uccise oltre 100  italiani (di cui solo 64 furono identificati), tra cui molti bambini, e ne ferì più di 200. La strage di Vergarolla, è considerata la strage con il maggior numero di vittime civili nella storia della Repubblica Italiana. La tragedia avvenne in un contesto terribile, dove i partigiani comunisti del boia Tito, volevano l'Istria, Fiume e la Dalmazia ma non volevano gli italiani e instaurarono una persecuzione contro i nostri connazionali, nascosta per molti decenni all'opinione pubblica. Proprio la strage di Vergarolla segnò la resa delle resistenze degli istriani, che per non morire, diedero il via al il più grande esodo che la storia italiana ricordi. Oltre 250 mila persone scelsero di rimanere italiani e scapparono per non finire nelle Foibe. In quel periodo le tensioni politiche e territoriali tra Italia e Jugoslavia, e il panorama internazionale, rilegarono questa vicenda nell'oblio della memoria collettiva.

Per colmare questo vuoto e rendere giustizia alle vittime, la deputata di Fratelli d'Italia Nicole Matteoni ha presentato una proposta di legge per istituire la "Giornata nazionale del ricordo dei martiri di Vergarolla". L'iniziativa mira a promuovere la consapevolezza storica e a onorare coloro che persero la vita in quell'atto di violenza.

Tutte queste vicende – l’eccidio di Vergarolla, l’esodo giuliano-dalmata e la tragedia delle foibe – hanno faticato per decenni a trovare spazio nella memoria collettiva del Paese. Solo con l’approvazione della legge istitutiva del Giorno del Ricordo, avvenuta il 30 marzo 2004 e celebrata ogni anno il 10 febbraio, si è cominciato lentamente a sollevare quel velo di bugie, omissioni e ipocrisie che per troppo tempo aveva oscurato la verità. Quella legge ha rappresentato un primo, fondamentale passo per rendere giustizia ai nostri connazionali vittime di una pagina drammatica della storia del confine orientale. L’istituzione della Giornata nazionale dedicata ai martiri di Vergarolla si inserisce oggi in questo percorso di riscoperta e consapevolezza, ricollocando al proprio posto un altro tassello importante del mosaico della memoria nazionale.

«Un atto di giustizia e verità, doverosi nei confronti di questa pagina di storia e del popolo istriano» ha dichiarato l'onorevole Matteoni, sottolineando l'importanza di riconoscere ufficialmente la tragedia e il coraggio di chi prestò soccorso. Tra questi, il medico triestino Geppino Micheletti, che, nonostante avesse perso i suoi due figli nell'esplosione, continuò a operare ininterrottamente per oltre 24 ore per salvare i feriti.

La proposta di legge rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento di una tragedia che ha segnato profondamente la comunità italiana dell'Istria. Attraverso l'istituzione di una giornata nazionale, si intende preservare la memoria storica e sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza del ricordo e della solidarietà.

La data scelta per la commemorazione è il 18 agosto. In occasione di questa ricorrenza, istituzioni, enti pubblici e privati, così come le scuole di ogni ordine e grado, potranno promuovere iniziative di studio, convegni e pubblicazioni per mantenere viva la memoria di quei tragici eventi.

«Come ha ricordato il Ministro Ciriani, ci sono voluti quasi 80 anni prima che un parlamentare si attivasse per istituire una giornata nazionale a memoria dei martiri di Vergarolla, a testimonianza della poca attenzione riservata a questo capitolo di storia» ha dichiarato Nicole Matteoni che è anche segretario provinciale di Fratelli d’Italia Trieste, evidenziando quanto sia stato lungo il silenzio istituzionale su questa strage.

Vergarolla rappresenta, secondo molti esponenti del centrodestra, uno dei momenti più drammatici della nostra storia nazionale, spesso dimenticato o sottovalutato. Lo ha ribadito anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami: «La strage di Vergarolla è uno dei momenti più tragici della nostra storia nazionale, assimilabile alla tragedia delle Foibe, di cui si sono perse a lungo le tracce».

Un riconoscimento atteso da tempo, secondo i promotori, e oggi finalmente concretizzato. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Lavoro, Walter Rizzetto, ha evidenziato l’importanza del ricordo e della verità su quell'eccidio avvenuto nell’agosto del 1946, quando esplosivi nascosti tra gli ordigni bellici raccolti per una manifestazione sportiva provocarono la morte di decine di persone, tra cui molti bambini.

«Questo evento tragico, avvenuto poco dopo la nascita della Repubblica, richiede un riconoscimento e una memoria che fino ad oggi sono stati trascurati. La detonazione ha tentato di strappare il cordone ombelicale di queste persone da quelle terre. Una vicenda mai chiarita fino in fondo in termini di responsabilità» ha dichiarato Rizzetto.

L’istituzione di una giornata nazionale dedicata ai martiri di Vergarolla punta quindi a riportare alla luce una pagina dolorosa e poco conosciuta del nostro passato, restituendo dignità e memoria alle vittime e alle loro famiglie. Un gesto di giustizia storica, ma anche un’opportunità per riflettere sul valore della memoria condivisa.

Giulio Carnevale