Pantigliate, il bilancio di cinque anni di amministrazione Veneziano: «Siamo riusciti a mantenere le promesse»

Intervista esclusiva di 7giorni: «Passerò il testimone come nuovo candidato sindaco a Franco Abate, l’attuale vicesindaco e Assessore al bilancio»

Claudio Veneziano

Claudio Veneziano Sindaco di Pantigliate 2014-2019

Fra i comuni del Sud Est Milano che vanno al voto, c’è anche Pantigliate, l’ombelico della Paullese. L’attuale sindaco Claudio Veneziano  non si ripresenterà come candidato per le elezioni amministrative del 26 maggio 2019.
7giorni lo ha intervistato, per fare il punto su questi cinque anni di amministrazione e sul futuro della Lista civica Società Ambiente.

Cosa ha determinato la scelta di non candidarsi per un altro mandato?

Sono sempre stato convinto che per poter essere un buon sindaco sia necessario avere forze e energie in grado di sostenere la passione con cui si svolge quest’attività. In questi 5 anni ho dedicato tutto me stesso a Pantigliate al servizio del bene comune. Con lo stesso spirito di servizio credo che non sia funzionale al buon governo di una piccola realtà come la nostra un Sindaco di età troppo avanzata, che nell’ultimo periodo del prossimo mandato avrebbe 70 anni. Mi sembra più naturale lasciare spazio a un candidato più giovane che possa dare continuità al meglio al nostro progetto. La mia passione sarà comunque al servizio della mia lista e della comunità tutta.
Come sono andati questi cinque anni di amministrazione? Come è stato amministrare il comune di Pantigliate?
Sono stati 5 anni che mi hanno dato molto, è stato un periodo di grande crescita  e continuo confronto con le persone, i gruppi e le associazioni del paese. Tutti hanno portato un contributo a questi 5 anni di governo della nostra cittadina. Ho visto crescere la mia squadra insieme a me e insieme al paese. Certo non sempre è stato tutto facile, ma credo che, seppur con le difficoltà incontrate e gli ostacoli che spesso si presentano nel governare con a disposizione risorse limitate o vincoli di una politica nazionale a volte miope sulle esigenze delle amministrazioni territoriali, siamo riusciti a fare bene, a governare con attenzione ai bisogni delle persone.
Cosa non siete riusciti a realizzare del vostro programma e quali sono i punti che avete raggiunto che rivendica con orgoglio?
Personalmente penso che i punti più importanti del programma siano stati tutti attuati, come gruppo non avevamo promesso la luna, ma promesso buon governo e azioni concrete che permettessero a Pantigliate di tornare ad essere un paese vivo e partecipato, dove la fruibilità degli spazi, la partecipazione e l’aggregazione potessero favorire la crescita del paese e della comunità.  Credo che attraverso i diversi obiettivi e progetti portati a termine siamo riusciti a mantenere le promesse. 
Unica cosa di cui mi rammarico riguarda la questione del centro sportivo. Naturalmente non faceva parte del programma, ma da subito abbiamo agito e lavorato avendo come punto di riferimento la legalità. Mi spiace non aver avuto la possibilità di riaprirlo, l’iter effettuato è stato seguito correttamente sia ai tempi della chiusura per il tema sicurezza che nella nuova messa a bando per la riapertura, purtroppo in questa seconda fase abbiamo dovuto fare i conti con la società vincitrice dell’appalto che non ha rispettato gli impegni presi, vanificando quindi tutti gli sforzi. Nel frattempo siamo già al lavoro per soluzioni alternative.
Per quanto riguarda invece il nostro programma, sono felice di aver ristrutturato totalmente il centro cottura e la mensa scolastica, la sicurezza prima di tutto; sono orgoglioso di aver riaperto il centro giovani, uno dei punti principali del nostro programma, abbiamo ridato ai ragazzi un luogo sicuro dove incontrarsi, confrontarsi, fare attività e crescere insieme. Sono il futuro del mondo, non devono essere lasciati soli, dobbiamo dar loro modo di esprimersi al meglio, di conoscere e accompagnarli nel percorso.
Come promesso abbiamo investito molto nella scuola, i nuovi progetti scolastici sono un fiore all’occhiello per Pantigliate, una scuola che il paese possa vivere, aperta anche per i corsi serali di lingua, fotografia, restauro e cucina, alcuni dei quali prevedono il rilascio di attestati per l’inserimento nel mondo lavorativo. Crediamo fortemente nella formazione e nella rete di relazione tra le persone.
La farmacia comunale, è l’obbiettivo che rappresenta più fortemente questo gruppo. L’abbiamo voluta nonostante chi ci accusava di miopia e paventava un disastro economico.  A quasi 3 anni dall’apertura è diventata un punto di riferimento per i cittadini, fornisce servizi alla cittadinanza e con gli utili contribuisce a sostenere il bilancio del comune.
Sono orgoglioso di aver governato con fatica ma non consumando suolo, rispettando il nostro territorio, vero valore di Pantigliate.
Stiamo concludendo l’iter per la riqualifica dell’illuminazione pubblica che permetterà di rinnovare quella attuale e di ampliare la copertura anche a quelle aree ad oggi con scarsa illuminazione, il tutto con un risparmio per le casse del comune e con un occhio di riguardo all’ambiente.

Qual è stato il rapporto con Città Metropolitana? 
Il discorso è un pò complicato, nulla da eccepire sulle persone, consiglieri che si prodigano senza ricevere compensi con cui mi sono confrontato più volte. Personalmente lo ritengo un ente inutile, nato solo per contenere i costi e che non ha gli strumenti per risolvere i problemi. È Milano centrica, anche la periferia della stessa città è abbandonata a se stessa, figuriamoci quella che prima era la vecchia provincia che conta 133 comuni con oltre 3 milioni di abitanti. Stiamo parlando di un territorio vastissimo che richiede risorse umane ed economiche per essere gestito, quelle che mancano a Città Metropolitana. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, strade e territorio al degrado con le responsabilità che ricadono sulle amministrazioni locali.
Quali riforme avrebbero bisogno gli Enti locali per funzionare più celermente?
Sicuramente la possibilità per i comuni di avere risorse economiche aggiuntive e che le stesse possano essere dirottate su progetti in maniera più agile e snella. Il codice degli appalti mette in difficoltà la macchina amministrativa, costretta a rincorrere aggiornamenti, nuovi decreti e procedure laboriose caricando di burocrazia gli uffici che potrebbero destinare tempo ad attività più concrete.
Chi sarà il candidato sindaco di Società Ambiente alle prossime elezioni amministrative?
Con grande piacere passerò il testimone come nuovo candidato sindaco a Franco Abate, l’attuale vicesindaco e Assessore al bilancio. Abbiamo lavorato fianco a fianco in questi 5 anni, avendo sempre e solo come obiettivo il bene del paese e dei nostri cittadini. Franco è una persona preparata, corretta e sincera, attenta ai bisogni delle persone e sarà coadiuvato da buona parte della squadra attuale e da altre persone che in questi anni si sono avvicinati al nostro progetto.
Giulio Carnevale

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Franco Abate

Franco Abate Candidato sindaco di Società Ambiente