Stadio a San Donato, audizione a Palazzo Pirelli a metà marzo con il Milan, il comune di Milano, Città metropolitana e i comitati

Bussolati: «È positivo che la proposta di audizione che abbiamo presentato come minoranze sia stata accolta. Sono necessarie risposte chiare»

Il progetto dello stadio nell'area San Francesco

Il progetto dello stadio nell'area San Francesco

Milano, 15 febbraio 2024 - Un cruciale incontro è stato fissato per la seconda metà di marzo presso il Palazzo Pirelli, dove tutte le parti coinvolte nella questione dello stadio, con particolare attenzione all'ipotesi di costruire un nuovo impianto di proprietà del Milan a San Donato Milanese, saranno convocate per essere ascoltate dalla commissione territorio del Consiglio regionale.

La data precisa rimane da definire, ma oggi è stata ufficialmente accettata la proposta di Pietro Bussolati (Pd), Nicola Di Marco (M5S) e Onorio Rosati (AVS). L'audizione coinvolgerà la società sportiva A.C. Milan, i comuni di Milano e San Donato, la Città metropolitana, i comitati di cittadini, il Parco Sud, Atm, Trenord e Rfi.

«La nostra intenzione è quella di riunire attorno al tavolo tutte le parti interessate per cercare di risolvere una questione di grande rilevanza sociale per la città metropolitana di Milano», spiega Bussolati. «È positivo che la proposta di audizione che abbiamo presentato come minoranze sia stata accolta. Sono necessarie risposte chiare, soprattutto riguardo alla mobilità e al rapporto con il Parco Sud, che si è dichiarato pubblicamente contrario alla realizzazione del nuovo stadio a San Donato».

«Regione Lombardia ha accolto con notevole ritardo la richiesta delle opposizioni», afferma Di Marco. «Il Consiglio regionale deve essere informato sul progetto relativo al nuovo stadio di San Donato e sulle sue criticità. Gli incontri a porte chiuse fra Regione e società non erano più accettabili. Il dibattito su un'opera così impattante deve coinvolgere i cittadini del Sud Milano e deve essere aperto alla partecipazione. Motivo per cui il M5s sostiene la richiesta di referendum presentata dai comitati cittadini, ricordando che il Milan, così come l'Inter, ha già uno stadio: si chiama San Siro e si trova a Milano».

«L'eventuale arrivo dello stadio a San Donato sarebbe solo un'ulteriore colata di cemento in una Regione che già detiene il triste primato di regione più cementificata d'Italia», aggiunge Rosati. «Una struttura da oltre 70 mila posti avrebbe ricadute ambientali e di traffico devastanti per una città che conta 32 mila abitanti. A tutto questo si aggiungono la viabilità che andrebbe completamente rivista e una rete di trasporto pubblico inadeguata. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui la nostra posizione sullo stadio a San Donato resta contraria. Ci aspettiamo che in Commissione vengano fornite risposte».