Viboldone come Monluè?

Sul piano edilizio riguardo al recupero è tutto fermo a Viboldone, mentre a Monluè è partito il progetto per la ristrutturazione e la realizzazione di 24 posti per l'accoglienza

L'opinione di Paolo Rausa

Viboldone come Monluè? Entrambe grance medievali degli Umiliati sorte nel XIII secolo, con le tipiche abbazie romaniche con elementi gotici, le strutture rurali per le attività agricole e per la lavorazione della lana, i mulini presso i corsi d'acqua, il Lambro e la Vettabbia, consacrate ai santi Pietro e Paolo l'una, a San Lorenzo l'altra. Sul piano edilizio riguardo al recupero è tutto fermo a Viboldone, mentre a Monluè è partito il progetto per la ristrutturazione e la realizzazione di 24 posti per l'accoglienza. Qui per l'intervento di risanamento e di restauro è previsto un investimento di 7 milioni di euro da parte della Impresa Sociale Cascina Monluè per la riqualificazione paesaggistica e funzionale del complesso, autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. L'intervento relativo a otto corpi di fabbrica prevede una serie di realizzazioni per diverse attività: l'accoglienza, il ricovero per persone fragili e disabili, per mamme sole o con minori stranieri non accompagnati, gli spazi per bar e ristorazione, luoghi di incontro riservati ad attività didattiche con lo scopo di restituire alla cittadinanza uno spazio aperto a tutti. Il programma si adatterebbe benissimo al borgo di Viboldone, solo che qui bisogna coinvolgere e fare i conti con la proprietà che sembra restare in attesa. Di che cosa, ci chiediamo? Intanto il patrimonio edilizio va in degrado e in rovina... Bisogna innescare un percorso virtuoso per recuperare a fini sociali e abitativi il borgo che altrimenti si deteriorerebbe in modo inesorabile...
Paolo Rausa