La verità non può essere censurata, è tempo di difendere la libertà di espressione e il coraggio di chi si batte per una società sicura e trasparente

L’editoriale di Giulio Carnevale sulle polemiche che hanno coinvolto il Sindaco di San Giuliano: «È essenziale comprendere che il riconoscimento della nazionalità degli arrestati non è una condanna di intere comunità, ma piuttosto un atto di trasparenza e responsabilità nell'affrontare i problemi della criminalità»

Marco Segala sindaco di San Giuliano sfila davanti ai Carabinieri

Marco Segala sindaco di San Giuliano sfila davanti ai Carabinieri

«La vera discriminazione sta nel nascondere la verità per timore di essere giudicati»

Il recente caso che ha coinvolto il sindaco Marco Segala di San Giuliano Milanese accusato di discriminazione ha sollevato questioni fondamentali riguardanti la libertà di espressione e il dovere di verità nell'informazione pubblica. Il sindaco ha pubblicato su un social post relativo all'arresto di tre individui extracomunitari, per gravi reati legati allo spaccio di droga e altri crimini violenti.

Tuttavia, la reazione scomposta di alcune parti del centrosinistra ha innescato polemiche, per aver menzionato la nazionalità degli arrestati. Questo episodio mette in luce un problema cruciale: la difficoltà di affrontare apertamente e onestamente le questioni legate alla criminalità e all'immigrazione, senza essere immediatamente etichettati come razzisti o discriminatori. Il sindaco Segala ha espresso legittima preoccupazione per la sicurezza dei giovani residenti nel suo comune, invitando a denunciare situazioni di illegalità, evidenziando la necessità di affrontare con franchezza e determinazione il problema della microcriminalità. Tuttavia, è stato criticato e attaccato per aver detto la verità, un atteggiamento che va contro i principi fondamentali della libertà di parola e dell'informazione trasparente.

È essenziale comprendere che il riconoscimento della nazionalità degli arrestati non è una condanna di intere comunità, ma piuttosto un atto di trasparenza e responsabilità nell'affrontare i problemi della criminalità. La vera discriminazione sta nel tacere o nascondere la verità per timore di essere giudicati politicamentemente scorretti.

Il sindaco Segala, come ogni amministratore responsabile, ha il dovere di informare i cittadini sulla situazione della sicurezza pubblica nel suo comune, senza paura di essere accusato ingiustamente di razzismo. La sua preoccupazione per la sicurezza dei giovani e la collaborazione con le forze dell'ordine meritano sostegno e apprezzamento, anziché critiche infondate e strumentalizzazioni politiche.

In conclusione, la verità non può essere censurata o manipolata per fini politici. È tempo di difendere la libertà di espressione e di riconoscere il coraggio di coloro che si battono per una società più sicura e trasparente, senza timori o pregiudizi.

Giulio Carnevale