Peschiera, esiste un regolamento di partecipazione che viene rinnegato ogni qual volta ci sia una petizione popolare: un bel due di picche e via…

Per le petizioni con almeno duecento firme, è obbligo avviare l’Iter con le commissioni competenti per arrivare a rispondere ai cittadini sul merito dell'istanza

L'opinione di Giulio Carnevale

Le norme del Regolamento di partecipazione, fiore all’occhiello della lista civica Peschiera Bene comune, componente della maggioranza,  quando si tratta di petizioni popolari non vengono mai applicate. Sia che si tratti di aree cani, di campi sportivi, o di centri sanitari. La risposta ai cittadini sottoscrittori delle petizioni popolari, dovuta a termini di regolamento, entro 60 gg, in seguito ad un’istruttoria con le commissioni competenti non giunge mai.

I cittadini meritano però una risposta motivata, la risposta potrebbe anche essere negativa, esponendo magari un punto di vista politico tecnico e/o programmatico. Ma il sindaco Caterina Molinari  ormai è una specialista, non si assume nessuna responsabilità, neanche quella di rispondere con un due di picche ai cittadini che sottoscrivono petizioni popolari. Come ci ha abituato, meglio fare “orecchie da mercante” per non rischiare di pagare pegno per le proprie posizioni piuttosto di rispondere nel merito. Un po’ come ha fatto con la questione del patrocinio al Gay Milano Pride, lo ha concesso alla chetichella stando ben attenta a non farlo sapere troppo in giro, caso mai qualcuno protestasse.

Non solo il sindaco e la giunta non rispondono, ma anche i consiglieri di maggioranza, in sfregio ai proclami di partecipazione partecipata, si adeguano. Neanche una mozione come quella presentata da Luigi Di Palma il giorno 19 febbraio che chiedeva il rispetto del regolamento viene presa sul serio. Come se il rispetto delle regole non valesse per loro ma solo per i cittadini trattati come "sudditi". Occorre però ricordare alla maggioranza che non sono i padroni di Peschiera Borromeo, ma sono solo chiamati ad amministrare per cinque anni la città.  Un’inusuale modo di rapportarsi con i propri cittadini, snobbare le loro istanze, senza rispondere direttamente, è un po’ come stare su un pulpito troppo alto ad impartire lezioni, vengono le vertigini e si perde di vista il contatto con la realtà. 


Regolamento del Consiglio comunale

13consigliocomunale.pdf

Regolamento di Partecipazione

regolamentodipartecipazione.pdf

Statuto Comunale

statutocomunale.pdf