Sala e Granelli, fanno passerella nella manifestazione contro i cambiamenti climatici ma affossano Bicinfesta dopo 32 anni

Quest’anno il conto del Comune per lo svolgimento della tradizionale manifestazione di primavera sarebbe stato totalmente a carico di Ciclolobby Fiab, una cifra insostenibile

Milano, 15 marzo 2019 - La tradizionale manifestazione Bicinfesta di primavera, sospesa per una  pausa di riflessione. Ad annunciarlo è la stessa Onlus Ciclolobby Fiab  con un comunicato del 15 marzo 2019: «Dopo 32 edizioni consecutive per Bicinfesta è arrivato il momento di una pausa. Alcune circostanze impreviste e una riflessione sulla situazione generale ci hanno convinto a "saltare" l'edizione 2019. È stata una decisione sofferta, dal 1986 Bicinfesta ha sempre offerto alla città un appuntamento annuale, forte e riconoscibile, che segnasse l'inizio della stagione migliore per usare la bicicletta in città. Un'occasione festosa per incoraggiare anche chi in bici non va regolarmente. Vogliamo pensare positivo e ripartire al più presto, con un'organizzazione adatta ai tempi e, come sempre, puntando sul valore sociale e culturale della manifestazione. Soprattutto vogliamo continuare a lavorare per conquistare alle biciclette lo spazio in strada e nella testa delle persone, e non solo per quelle tre ore che dura Bicinfesta».

Alle basi di questa decisione ci sarebbe l’eccessivo conto economico che l’amministrazione meneghina ha sottoposto agli organizzatori, per BikeItalia.it  circa 7.000 euro. Tutto per il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico, ma soprattutto per pagare l’accompagnamento del corteo da parte della polizia municipale. 45 vigili per scortare circa 600-800 partecipanti al Bicinfesta di primavera, un agente ogni 15/20 ciclisti.

Pensare che il comune riesca a rimpinguare il bilancio di centinaia di migliaia di euro con i grandi eventi tenuti nei luoghi simbolo del capoluogo; e non riesca a mettere a bilancio una cifra cosi irrisoria per le proprie casse, fa considerare quanto sia ipocrita la posizione strumentale della Giunta sui temi ambientali.  Anche perché in tutto il mondo sono proprio le municipalità a strutturare questo tipo di eventi per incrementare e far sperimentare l’uso della bicicletta alla cittadinanza.

Ma soprattutto, se ci vogliono 45 agenti per scortare il festoso corteo domenicale, è la certificazione assoluta che le politiche ciclabili del Comune di Milano siano un fallimento completo.
Oltre i rottami del bike sharing che si trovano abbandonati un po’ ovunque non si ha notizia di nessuna iniziativa virtuosa a favore delle due ruote. Circolare in bici a Milano è come giocare alla roulette russa. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala sarebbe meglio che si metta a girare un po’ in bicicletta per accorgersi come sia difficile e pericoloso circolare sulle due ruote e di quanto manifestazioni come queste fra le strade della città, diano il segno di come sia possibile conquistare la mobilità ciclabile anche a Milano.

Giulio Carnevale


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