Cultura, i giochi di carte più popolari in Italia

Oggi le diamo per scontate e a volte le dimentichiamo nel cassetto della credenza perché troppo presi dai nostri telefonini, ma le carte da gioco sono un passatempo intramontabile, apprezzato da tutti. Uno strumento di gioco senza tempo, che ha appassionato intere generazioni di popoli e culture attraverso i secoli, così forte da avere una versione diversa quasi per ogni regione italiana. Invece sono tanti i giochi che si praticano da sempre in tutta Italia per ore di divertimento garantito con giochi come la scopa, la briscola, il tressette o anche lo scopone che si può giocare online così come ormai tanti altri giochi grazie ai portali su internet specializzati nel ricreare versioni digitali dei classici giochi di carte italiani e internazionali. Ma in un certo modo il “romanticismo” del tenere le carte da gioco in mano, guarda negli occhi compagni e avversari e scambiare battute al tavolo è un gusto che resta fermo nei cuori di tanti appassionati in Italia. Andiamo allora a scoprire alcuni dei giochi più popolari e più giocati nelle case del nostro paese.

Scopa

La scopa è il gioco più diffuso in Italia, su questo non c'è dubbio. È un gioco di base, riscoperto anche nel mondo del cosplay e delle fiere di settore del gaming, molto semplice ma dove serve intelligenza, memoria e strategia perché serve ricordarsi quali carte sono uscite per fare più punti possibile. Si può giocare in due o in quattro persone e con il classico mazzo di carte italiano, non importa di quale regione. Si danno tre carte a testa e collocando quattro carte scoperte per terra. Il primo giocatore alla sinistra del mazziere avvia la mano e con le carte che ha in mano deve provare a prendere una o più carte poste per terra. Per farlo serve prendere una o più carte per terra che sommandole fanno il valore della carta che si ha in mano. Se non si ha nulla si deve comunque scartare una carta provando a non far prendere il giocatore di turno. Ovviamente il punto massimo sta nella “scopa”, cioè la presa di tutte le carte per terra che sommate fanno il valore di una carta che si ha in mano. Quando tutti i giocatori hanno giocato tutte le proprie carte, il mazziere da altre tre carte coperte a ciascun giocatore, e questo fino ad esaurimento del mazzo. Alla fine si fa la conta. Le carte che valgono di più sono il sette di denari (detto anche settebello) che vale un punto, i denari (che danno un punto al giocatore o alla coppia di giocatori che ne hanno di più), la primiera (che viene data al giocatore o alla coppia che totalizza il maggior punteggio con quattro carte, una per seme a partire dai quattro sette fino ai quattro re). Ulteriore punto va a chi ha raccolto più carte e ogni “scopa” ha un punto. A differenza della scopa nello Scopone si danno in quattro giocatori 10 carte a testa e, di conseguenza non restano carte da lasciare a terra, ma le regole sono le stesse della briscola.

Briscola

Un altro gioco estremamente diffuso e che appassiona tante persone fino a creare tornei animatissimi è la briscola. Le regole sono molto semplici: il mazziere distribuisce tre carte a testa, lasciando il mazzo restante coperto per terra. Si scopre allora una corta per terra e quella vale come briscola, cioè come seme che ha una presa automatica, a seconda del valore, su tutti gli altri semi. Il giocatore alla sinistra del mazziere gioca la prima carta e alla fine del giro la carta con il valore più alto del seme giocato dal primo vincerà la mano, a meno che qualcuno non abbia calato una briscola, che a quel punto avrà la presa. Chi si aggiudica la mano pesca una carta dal mazzo per terra e comincia l’altra mano, e così via fino a che non sono finite le carte. A questo punto si si procede al calcolo del punteggio, che avviene sommando i punti del valore di ogni carta. Nell’ordine: l’Asso vale 11 punti, il 3 vale 10 punti, il Re 4 punti, il Cavallo 3 punti ed il Fante 2. Il resto delle carte, cioè quelle che vanno dal 2 fino al 7 non hanno alcun valore. Per vincere una partita bisogna quindi arrivare ad almeno 61 punti.

 

 

Tressette

Un altro gioco diffusissimo è il tressette. Amato e odiato serve ad allenare la memoria e la mente. Lo scopo del gioco è quello di fare più punti possibile in una mano rispondendo al seme lanciato dal giocatore che apre il turno. Si danno dieci carte ad ogni giocatore, dove normalmente si gioca in quattro a coppie, e il primo giocatore alla destra del mazziere inizia la mano. Questi getta una carta e il seme di essa sarà il “palo”, cioè il seme da giocare fino alla presa. Se non si ha una carta dello stesso seme si deve comunque giocare una carta di un seme diverso, definito “piombo”. Chi prende la mano inizia una nuova con un seme a sua scelta e così via. Al termine della partita quindi si contano i punti. A questo punto una piccola digressione: ad un certo punto del gioco, quando conviene di più al giocatore esso può dichiarare di avere in mano “buongioco” o “napoli”, cioè se ha in mano un tris (o anche quattro) di assi, due o tre (e vale tre punti nel computo finale) oppure se ha una serie di asso, due e tre dello stesso seme (e anche questo vale tre punti). Quindi il computo del punteggio dove l’Asso vale 1 punto, le Figure, i due e i tre valgono 1/3 di punto mentre il resto sono scartine e non valgono nulla. Per vincere si arriva a 11, 21 o 31 punti, a scelta dei giocatori a inizio gioco.