Paolo Micheli a rischio esclusione dal Consiglio regionale lombardo? Segrate nel caos

La notizia di un possibile ricorso di Sel al Tar - così riportava un articolo apparso su La Repubblica del 14 marzo in cui si diceva: «Dovrebbe arrivare un ricorso al Tar del partito, che non è entrato in consiglio regionale, per contestare il fatto che, in base alla legge elettorale, il seggio assegnato al candidato presidente che arriva secondo (quindi Ambrosoli) andrebbe tolto alla lista civica, e non a Sel, che così avrebbe un eletto (la più votata è Chiara Cremonesi)» - era arrivata proprio qualche giorno prima la proclamazione ufficiale di Roberto Maroni a Presidente della Regione Lombardia, avvenuta lunedì 18 marzo con la cerimonia di consegna da Formigoni a Maroni del “campanellino”, simbolo dell’autorità e del ruolo di presidente, e dell’insediamento della nuova giunta.

La notizia si era diffusa alla lettura di un articolo apparso su La Repubblica del 14 marzo, proprio qualche giorno prima della proclamazione ufficiale di Roberto Maroni a presidente della Regione Lombardia, avvenuta lunedì 18 marzo con la cerimonia di consegna da Formigoni a Maroni del “campanellino”, simbolo dell’autorità e del ruolo di presidente, e dell’insediamento della nuova Giunta. Nello specifico, tra le pagine del giornale diretto da Ezio Mauro si leggeva: «Dovrebbe arrivare un ricorso al Tar del partito, che non è entrato in Consiglio regionale, per contestare il fatto che, in base alla legge elettorale, il seggio assegnato al candidato presidente che arriva secondo (quindi Ambrosoli) andrebbe tolto alla lista civica, e non a Sel, che così avrebbe un eletto (la più votata è Chiara Cremonesi)».

 

Paolo Micheli

«Non è in discussione il posto di Micheli – ci chiarisce Chiara Cremonesi, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione – ma un seggio ad Ambrosoli. La notizia del nostro possibile ricorso, riportata da alcuni quotidiani, si limita a dire questo e non fa nessun nome, ma oggi è ancora prematuro parlare di ricorso, per il momento si parla di seria intenzione». «Abbiamo dovuto aspettare la proclamazione ufficiale – prosegue Cremonesi –, dopo che la Corte d'Appello di Milano ha terminato la verifica sui voti, i nostri legali riceveranno a giorni i verbali. Procederemo solo se ci saranno gli elementi per farlo, è tutto ancora in fase di studio. Seguirà sicuramente una conferenza stampa in cui daremo spiegazioni a livello tecnico. Si tratta, infatti, della prima applicazione della nuova legge elettorale, approvata all’unanimità, fatta e votata forse in tempi troppo brevi, senza nessuna possibile simulazione. Abbiamo quindi intenzione di fare chiarezza sui metodi di calcolo dei quozienti che assegnano seggi a una lista piuttosto che a un’altra».
«In conclusione – ha infine precisato l’esponente di Sel – ci tengo a ribadire una cosa davvero importante: in discussione non è il posto di Micheli, tra l’altro non dovrebbe essere il secondo della provincia di Milano a uscire, ma l’ingresso di Sel in Consiglio: ci sono 97.000 lombardi che hanno votato Sel e non si vedono rappresentati. Sul fatto, poi, che Ambrosoli sia rappresentato in Consiglio, siamo tutti d’accordo».

Cristiana Pisani