Professore assassinato nel Lazio: il 68enne Claudio Cesaris, originario di Melegnano, ha confessato

I fatti risalgono allo scorso 7 dicembre, quando il 50enne Dario Angeletti venne ucciso a Tarquinia con un colpo d’arma da fuoco. Cesaris era rimasto molto legato a Melegnano, dove era stato anche istruttore di Judo

Claudio Cesaris, accusato di omicidio volontario

Claudio Cesaris, accusato di omicidio volontario

Sarebbe di natura passionale il movente dietro l’omicidio di Dario Angeletti, biologo 50enne docente all’università della Tuscia, freddato all’interno della propria autovettura in un parcheggio di Tarquinia, nel Lazio. Ad esplodere il fatale colpo di pistola lo scorso 7 dicembre è stato Claudio Cesaris, 68 anni, originario di Melegnano. I sospetti degli inquirenti si erano sin da subito concentrati su di lui e, nel corso del fine settimana da poco concluso, Cesaris ha ammesso le proprie responsabilità. Accanto alla vettura della vittima erano stati trovati segni di pneumatici appartenenti ad un’altra auto. Attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere del parcheggio, gli inquirenti erano risaliti al veicolo di proprietà del 68enne originario di Melegnano. Tecnico di laboratorio all’università di Pavia in pensione, Claudio Cesaris aveva trascorso buona parte della sua vita nel Comune melegnanese, dove era stato anche maestro di judo alla Polisportiva Csm e membro attivo della sezione locale dei Cai (Club alpino italiano). Successivamente si era trasferito a Dresano per poi stabilirsi definitivamente nel Lazio qualche anno fa. Forte lo sgomento tra i molti amici e conoscenti che Cesaris aveva ancora Melegnano, che lo ricordano come una persona buona e cordiale.

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo.