Scioglimento Idroscalo, intervista a Roberto Maviglia Consigliere delegato all’Idroscalo «Corrette le modalità della decisione»
Il membro di maggioranza del Consiglio metropolitano di Milano assicura che l’Idroscalo rimarrà a gestione pubblica e i milanesi potranno continuare a poter fare il bagno gratuitamente

Roberto Maviglia Consigliere di Città Metropolitana delegato all'Idroscalo, ex sindaco di Cassano D'Adda per due mandati. Foto Archivio.
Continuano i nostri articoli sullo scioglimento dell'Istituzione Idroscalo. Decisione che ha sollevato tanti interrogativi. Per fare chiarezza 7giorni ha intervistato Roberto Maviglia Consigliere delegato all’Idroscalo.
Come mai non avete mai parlato dell’intenzioni di sciogliere l’Istituzione Idroscalo con i sindaci di Peschiera Borromeo e Segrate?
Avevo incontrato i due sindaci un po’ di tempo fa, è vero che non abbiamo palesato lo scioglimento ma è anche vero che avevamo ipotizzato all’epoca una durata limitata dell’Istituzione per una modalità di gestione diversa. Dopo di che la decisione sta in capo a Città Metropolitana di Milano. L’intenzione è quella di coinvolgere i comuni, per trovare uno strumento gestionale diverso. Io ho sentito i due sindaci uno mercoledì (N.d.R. 23 marzo 2022) e l’altro sabato (N.d.R. 26 marzo 2022), preannunciando questa decisione.
Mi scusi ma l’ordine del Giorno del Consiglio metropolitano
con lo scioglimento dell’Istituzione
Idroscalo era già stato presentato?
Si sicuramente, ma la decisione sta in capo a Città Metropolitana.
È stata una decisione unilaterale senza nessuna collegialità
o tavolo di confronto?
L’Ente è stato creato da Città Metropolitana. Anche col sindaco di Segrate Micheli
ho detto che adesso ci saremmo messi a studiare se esista o meno uno strumento di
gestione più adeguato che, dovrà
coinvolgere anche i comuni di Segrate e Peschiera Borromeo. Mi sono preso l’impegno
con i due sindaci.
Le modalità con cui è avvenuto il tutto, secondo lei sono
corrette?
Si perché l’Istituzione è di Città Metropolitana. Dopo di ché qualsiasi
decisione qualsiasi scelta dovrà mantenere la gestione pubblica dell’Idroscalo. Adesso la
gestione rientrerà in capo a Città Metropolitana di Milano.
C’è una parte che della Delibera in approvazione che parla
di apertura ai privati?
Se si riusciranno ad ottenere finanziamenti anche da parte di privati ben venga.
Però nell’ottica di una gestione pubblica.
I milanesi continueranno a fare il bagno gratuitamente o dovranno pagare un
ingresso?
Non si paga l’ingresso e non si pagherai mai. All’interno ci sono delle
strutture, delle attività economiche, delle attrazioni già date in concessione
che già adesso sono fruibili dietro il pagamento di un corrispettivo.
Quando parlate di autonomia economica finanziaria a cosa vi
riferite?
L’Idroscalo ha un problema di spese correnti. E oggi la sostenibilità economica
non c’è.
La motivazione della mancata sostenibilità finanziaria in un
periodo di Covid è verosimile?
In questo momento il funzionamento del’Idroscalo è garantito da risorse proprie
di Città Metropolitana. L’Istituzione è stato un tentativo di coinvolgere altri
soggetti da un punto di vista economico finanziario. C’è uno sbilancio nelle
spese correnti fra entrate e uscite importante (N.d.R. Maviglia ipotizza uno deficit di
circa 500 mila euro ma il dato non è al momento verificabile).
Regione Lombardia sarà coinvolta?
Insieme ci siederemo ad un tavolo con tutti quanti e cercheremo di trovare la
governance migliore. Idroscalo è un
patrimonio pubblico di tutti ed è interesse di tutti trovare la soluzione
migliore.
Teniamo presente che prossimamente
arriverà la metropolitana, l’area è complessa, e la mia storia da sindaco mi fa
dire che le decisioni si prendono con gli Enti locali.
Giulio Carnevale