«Una linea di bus elettrici dedicata "BRT" sarebbe solo un dispendio di denaro pubblico»
Una lettrice commenta le intenzioni dell'assessore alla mobilità di Milano in merito al trasporto pubblico sulla Paullese

03 aprile 2018
«Speriamo che le istituzioni abbiano l'intelligenza e l'onestà di fare la scelta giusta»
In merito all'articolo di 7giorni "Metropolitana fino a Paullo: si può fare, ma con autobus elettrici" una lettrice commenta: «Solo un dispendio di denaro pubblico. Una linea di bus
elettrici dedicata "BRT" (Bus Rapid Transit) può sembrare una bella soluzione solo a chi non
usa i trasporti pubblici. La prima regola infatti per un trasporto pubblico
efficiente é eliminare i punti di interruzione per quanto possibile ovvero fare
in modo che la gente non debba scendere e cambiare mezzo più di una volta ! La
BRT tra Paullo e San Donato invece obbligherebbe le persone ad effettuare un
cambio di mezzo aggiuntivo rispetto a quello che verosimilmente giá devono
effettuare. Molte persone infatti devono giá comunque cambiare il mezzo almeno
una volta perché la metro gialla non porta ovunque ed é necessario cambiare
linea della metro una o due volte a Milano. É chiaro che la BRT non risolverà
nulla. La gente continuerà a prendere la macchina, la Paullese resterà intasata
e i soldi della BRT saranno serviti solo ad arricchire gli interessati a
quest'opera! Che tristezza. Non occorrono costosi studi di fattibilità per
capirlo! Basta il buon senso. La soluzione al traffico sulla Paullese é e sarà
sempre la metro! Altrimenti perché mai in tutto il resto dell'interland
milanese si sta prolungando la metro invece di usare la BRT??! Dalle altre
parti sono forse tutti matti? E per favore che non si venga a dire che il
bacino di possibile utenza della metro 3 é troppo limitato. Questa é una bella
scusa scovata dopo che non si poteva più giustificare il blocco dell'opera per
mancanza di fondi, in quanto per le altre metro i fondi ci sono, eccome!
Inoltre, volendo parlare di possibile bacino di utenza se questo é veramente il
punto critico allora prima di bocciare l'opera si sarebbe dovuto verificare il
possibile bacino d'utenza attuale , non quello calcolato anni fa e soprattutto
é da tenere in considerazione anche quello in divenire alla data in cui l'opera
sarebbe compiuta, che sarebbe quindi molto più ampio. Per compiere una
prospettazione completa infine si deve tenere in considerazione che il fatto di
portare la metro in nuove località attirerebbe presso queste ultime un maggior
numero di nuovi cittadini proprio per la presenza della metro (che rimane
l'unico vero mezzo di trasporto affidabile per i pendolari) e quindi il bacino
d'utenza sarebbe destinato naturalmente ad aumentare. Speriamo che le
istituzioni e le persone che le compongono abbiano l'intelligenza e l'onestà di
fare la scelta giusta».
I.D.
I.D.
03 aprile 2018
epicuro :
Benvenuta nel club, un'altro lettore era arrivato alle sue stesse considerazioni http://www.7giorni.info/editoriali/dal-territorio/bus-elettrico-allungamento-metropolitana-e-viabilita-sulla-sp-415-paullese-la-questione-e-piu-complicata-di-quel-che-sembra.html ma non si faccia illusioni, a quei mangiapaneatradimento dei politicastri nostrani non gliene frega nulla delle vostre teorie, a loro interessa ben altro e non è di sicuro il benessere dei cittadini. | mercoledì 04 aprile 2018 12:00 Rispondi