Gli sfregi alla Barcaccia all'epoca del vandalismo 2.0
C'è stato un periodo, nella storia d'Europa, in cui i Vandali e altri popoli del nord erano soliti saccheggiare le città dell'Impero romano, accanendosi con particolare foga su statue e opere d'arte

Davide Zanardi
23 febbraio 2015
Oggi che i barbari non ci sono più (almeno ufficialmente), il vandalismo è rimasto e conserva ancora buona parte delle modalità operative di un tempo. Ecco,
evidentemente è inutile cercare di spiegare agli hooligans del Feyenoord che
hanno messo a ferro e fuoco Roma chi sia stato Gian Lorenzo
Bernini e cosa abbia rappresentato per la storia dell'arte, e non solo, il
barocco italiano di cui lui è stato grandioso interprete. Sarebbe come entrare
in un recinto di bufali e intraprendere un discorso di astrofisica. Quindi
non se ne vengano fuori i sofisti della demagogia a ribadire l'importanza della
cultura e dell'istruzione. La cultura qui non c'entra proprio niente.
Nell'Europa del 2015 chiunque ha un'istruzione di base e ha frequentato scuole
per almeno 10 anni. Eppure, molti scelgono di utilizzare la conoscenza
dell'alfabeto al massimo per leggere la marca della lattina di birra appoggiata
sul tavolino. La fauna umana è varia e fantasiosa. Anche questo, in fondo, è
pluralismo. Scandalizzarsi perché qualcuno per passare il tempo si è divertito a sfregiare la Fontana
della Barcaccia è quindi ridicolo. Come se non sapessimo in quale mondo viviamo
e quali sono le priorità delle masse. Semmai, da italiani, è preoccupante
prendere atto di come la nostra capitale possa essere presa d'assalto con tanta
semplicità da una banda di ultras, armati soltanto di sassi, bottiglie e una
massiccia dose di alcool nel sangue. Che questi buontemponi possano pascolare
liberamente per le piazze d'Europa non è una legittimazione ad accettare gli
atti di teppismo e guerriglia urbana di cui sono protagonisti. Anzi, è dovere
di ogni Stato che si rispetti renderli inoffensivi. È chiaro che ascoltando le
dichiarazioni surreali del prefetto Pecoraro (²Abbiamo
operato al meglio possibile²), c'è da
pensare che forse sarebbe meglio non averlo proprio uno Stato, se questi sono i
risultati. Molto
incoraggiante anche venire a conoscenza che le forze dell'ordine c'erano e pure
in gran numero: 1.800 agenti a presidiare la città. Armati e in tenuta
anti-sommossa. E nonostante questo, 500 ubriaconi olandesi hanno demolito
piazza di Spagna. Per poi andare tranquillamente allo stadio a vedere la
partita. Liberi, puliti e profumati. L'Italia, il solito boccone appetitoso per
chiunque.
23 febbraio 2015